incerto

di | 10 Aprile 2024

Il tempo e ne sta lì incerto, come a volte è la vita. Se ne sta lì incerta. Non sia bene se arriva un uragano, se arriva il sole, se invece ti riserva giorni belli o faticosi. Il tempo incerto é forse per molti la vita incerta. È come la pace: se ne sta lì appesa ad una vaga incertezza. Da chi dipende la pace? Forse non solo dai grandi della terra, forse anche da noi piccoli della terra, da noi gente del quotidiano. Mi viene da pensare a questo legando, il tema del tempo incerto e dell’incertezza della vita. Credo che una delle questioni che ci lega a questa incertezza è la fatica di fiducia e di affidamento. Non si può pensare di rendere il tempo della vita stabile e lineare se questo si presenta sempre come una mancanza di fiducia. Come posso pensare di creare le condizioni di una stabilità di vita se non esiste la stabilità della fiducia?  Leggo che dare fiducia ai rapporti sociali, civili, religiosi e anche economici può essere rischioso, ma alla fine produce il bene comune, il bene di tutti e io aggiungo rende meno incerta la vita e il tempo che viviamo. Penso alle tante relazioni sociali e amicali che vivo ogni giorno, se manca questo atto di fiducia reciproca tutto si fa incerto. Un atto di fiducia reciproca non rende meno complessa la vita, non toglie la fatica di gestire un conflitto, un atto di fiducia reciproca aiuta ad incanalare su un binario giusto la fatica della relazione. In una relazione di qualsiasi tipo, anche di tipo lavorativo, un atto di fiducia reciproco è un rischio perché ci può stare il sospetto che l’altro è sempre pronto a venire meno a questo atto di fiducia. Ci sono allora come due particolari da non dimenticare: il bisogno di essere degni di un atto di fiducia e sapere che ricevere e donare fiducia ci cambia. Ovviamente in meglio.

3 pensieri su “incerto

  1. Tullia

    Siamo dono prezioso uno per l’altro, fidiamoci e affidiamoci. Un abbraccio

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  2. Sabrina

    Adoro pensare che pochi decenni fa bastasse una stretta di mano per stipulare un contratto, ora con la burocrazia ci vogliono mesi, se tutto va bene, nonostante la cosiddetta semplificazione. Capisco la parte di controllo formale e ipotecario, ma il resto sta proprio nella mancanza di fiducia e di affidabilità tra le persone. Certo le fregature c’erano anche una volta, ma davvero delle persone poco scolarizzate e talvolta analfabete raggiungevano accordi impossibili senza tanti problemi.
    Ci manca questa semplicità… La gente aveva meno da perdere e si affidava, oppure aveva molto e si fidava dei collaboratori sempre con una stretta di mano e talvolta senza leggi apposite applicava la legge del buon senso, del buon gusto, della responsabilità

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  3. sr Alida

    Fiducia e affidamento, trovo dentro me pensando a queste espressioni, e alle vostre riflessioni, pace, penso si ce ne ‘ tanto bisogno.

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