Qualcuno mi dice che mi manca l’atto di fiducia pieno e totale. Pensa che questa persona ha pienamente ragione. Ci arrivo vicino a quell’atto di fiducia, lo invoco con tutto me stesso, ma alla fine rimango sulla soglia di un atto di fiducia pieno. Perché? Per paura, codardia, per attaccamento a me stesso? Può essere tutto questo insieme. Eppure senza questo atto di fiducia pieno, tutta la mia vita si ingrippa, si blocca, sembra un cantiere sottosopra. Per cercare e mettere in atto un atto di fiducia pieno devo rendermi conto di due cose, anzi devo vivere di due cose. la prima è che l’amore di dio e il conseguente atto di fidicia pieno, non sta nella perfezione della mia vita, ma sta in maniera nascosta, embrionale, pronto ad esplodere nel profondo del mio cuore. Lì nel profondo del mio cuore ha messo casa il seme dell’amore fiducioso e operante di Dio. Semplice allora, basta non guardare fuori di sé, ma dentro di sé. E lì troverò tutta la pietà di Dio. Un secondo elemento è quello che san Paolo chiama così: «Siete stati comprati a caro prezzo» (1 Cor. 7,23) e che, sempre il grande Bonhoeffer, definisce così: esiste una grazia a buon prezzo che il teologo definisce come: Grazia a buon prezzo è grazia senza che si segua Cristo, grazia senza croce, grazia senza il Cristo vivente, incarnato” (Bonhoeffer, Sequela, 13/209). Esiste poi una grazia a caro prezzo. «Grazia a caro prezzo è il tesoro nascosto nel campo, per amore del quale l’uomo va a vendere con gioia tutto ciò che aveva; la perla preziosa, per il cui valore il mercante dà tutti i suoi beni; la signoria regale di Cristo, per amore del quale l’uomo strappa da sé l’occhio che lo scandalizza; la chiamata di Gesù Cristo, per cui il discepolo abbandona le reti e si pone alla sua sequela. Grazia a caro prezzo è il Vangelo, che si deve sempre di nuovo cercare, il dono per cui si deve sempre di nuovo pregare, la porta cui si deve sempre di nuovo bussare» lascio semplicemente così, senza commento; la fede, affidamento è grazia a caro prezzo.