caro esame di maturità

di | 27 Giugno 2020

Lettera dedicata a chi sta affrontando in questi giorni l’esame di maturità. Caro esame di maturità, sei colui che segna un passaggio importante per un giovane. La fine di un tempo e l’apertura di un tempo nuovo. Il tempo che si chiude tu lo conosci bene, è il tempo della scuola e dello studio, ma poi, caro esame di maturità, proprio tu che ci chiedi di prendere con serietà l’impegno della scuola per preparaci al futuro, proprio tu ci metti in balia del futuro stesso. Lavoro, università, esperienza all’estero o altro ancora, ecco tu ci inviti ad uscire dalla scuola al meglio della preparazione e poi ci lasci lì soli con il futuro di noi giovani che già siamo incasinati nella vita. Non è molto corretto questo tuo comportamento caro esame di maturità, potresti accompagnarci ancora un poco. È vero sembra che noi giovani maturandi sappiamo fare tutto, noi spacchiamo il mondo, ma in realtà alla fine, anche se non lo diciamo abbiamo bisogno di qualcuno che ci prende per mano. Ricordo il mio esame di maturità. Ero in Seminario. Avevo fatto la preparazione a casa, ma siccome in paese c’era il cre, ho preferito allo studio, il campo di calcio dell’oratorio con tutti i ragazzi. Non ero uno che si ammazzava di studio, ma nemmeno uno che non amava la scuola. Diciamo che in qualche modo cercavo di cavarmela. Qualche anno dopo ho scoperto il valore dello studio e dell’approfondimento. Comunque ricordo ancora il titolo del tema della maturità: il sonno della ragione genera mostri di Francisco Goya. Per la verità il titolo era più lungo, ma ricordo solo questo pezzo. Credo che il tema e la piccola tesina su Ungaretti che commentava la poesia Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie, mi hanno salvato la promozione. Lasciamo perdere la versione di latino: un vero disastro. Ricordo di non essere arrivato alla maturità con grandi paure, ma con una grande incoscienza. In fin dei conti avevo studiato in Seminario per tanti anni, non era un vantaggio, ma sicuramente era segno di un impegno costante. Così pensavo io. In realtà il mio impegno era stato incostante. Alle versioni di latino e greco preferivo altro: o il gioco o il volontariato che cominciava a fare capolino nella mia vita. Ecco questa è stata la mia maturità: andare incontro a te caro esame di maturità con un atto di incoscienza. Oggi le cose sono cambiate radicalmente. Il covid ha costretto tutti a stare a casa, a studiare a casa. Fino a qualche tempo fa non si capiva bene come e che cosa fare all’esame. Caro esame di maturità, cerca di essere vero, ma anche clemente con questi giovani che da mesi provano a studiare a casa. Vedi, a loro è mancato quel rito di preparare insieme i giorni dell’esame. È mancata quella cosa che rende tutto difficile, ma anche tutto affascinante che è la classe, con i compagni, gli insegnanti, la gita di fine scuola. In fine dei conti si sono come preparati da soli, hanno fatto una corsa in solitaria e non in squadra. Tu mi dirai: la tecnologia è venuta il loro soccorso e potevano fare squadre attraverso zoom, google meet, Jitsi o altro simile, ma capisci che non è la stessa cosa, troppo diverso. E allora guarda questi giovani e sii buono con loro, caro esame di maturità. Non cercare il pelo nell’uovo nelle domande che farai, fatti raccontare della loro vita, dei loro sogni, dei loro progetti e non lasciarli soli lì, in quell’aula sanificata e igienizzata, lascia pure la distanza fisica, ma avvicina la distanza sociale, metti un po’ di vita e di colore, un po’ di cuore, cerca di voler bene a questi giovani che vengono da questa terribile vicenda di questi mesi. Guarda che voler bene non vuol dire essere buonisti e lasciar correre tutto e promuovere tutti. Caro esame di maturità voler bene ai giovani è accompagnarli con discrezione e verità dentro il futuro della loro vita. A te caro esame di maturità è affidato per il 2020 una prova difficile: scogliere le paure di questi ragazzi e accompagnarli nel loro futuro.

2 pensieri su “caro esame di maturità

  1. Elena

    Grazie don! Parole sagge, dettate dall’esperienza e dalla conoscenza dei giovani. A Valeria è andata bene, l’ho seguita e accompagnata con amore…ora spazio ai sogni e alla vita!

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  2. sr Alida

    Mi sembra che il vero esame di maturita’possa corrispondere a saggezza che più si confà alle persone anziane che l’esame lo han vissuto e lo vivono appunto nel cammino della vita che portano ancora un cuore giovane ci passano il futuro ove si può sempre sperare in mondo migliore.

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