venerdì 22 marzo

di | 21 Marzo 2024

Ez 47,13- 48, 29

3 Così parla il Signore, DIO: «Questa è la frontiera del paese che voi spartirete come eredità fra le dodici tribù d’Israele. Giuseppe ne avrà due parti. 14 Voi avrete ciascuno, tanto l’uno quanto l’altro, una parte di questo paese, che io giurai di dare ai vostri padri. Questo paese vi toccherà quindi in eredità. 15 Queste saranno le frontiere del paese. Dalla parte di settentrione: partendo dal mar Grande, in direzione di Chetlon, venendo verso Sedad; 16 Camat, Berota, Sibraim, che è tra la frontiera di Damasco e la frontiera di Camat; Aser-Atticon, che è sulla frontiera del Cavran. 17 Così la frontiera sarà dal mare fino ad Asar-Enon, frontiera di Damasco, avendo a settentrione il paese settentrionale e la frontiera di Camat. Questa è la parte settentrionale. 18 Dalla parte orientale: partendo fra il Cavran e Damasco, poi fra Galaad e il paese d’Israele, verso il Giordano, misurerete dalla frontiera settentrionale fino al mare orientale. Questa è la parte orientale. 19 La parte meridionale si dirigerà verso mezzogiorno, da Tamar fino alle acque di Meribot di Cades, fino al torrente che va nel mar Grande. Questa è la parte meridionale, verso mezzogiorno. 20 La parte occidentale sarà il mar Grande, da quest’ultima frontiera, sino di fronte all’entrata di Camat. Questa è la parte occidentale. 21 Dividerete così questo paese fra voi, secondo le tribù d’Israele. 22 Ne spartirete a sorte dei lotti d’eredità fra di voi e gli stranieri che soggiorneranno in mezzo a voi, i quali avranno generato dei figli fra di voi. Questi saranno per voi come nativi tra i figli d’Israele; tireranno a sorte con voi la loro parte d’eredità in mezzo alle tribù d’Israele. 23 Nella tribù nella quale lo straniero soggiorna, là gli darete la sua parte», dice il Signore, DIO. 1 «Questi sono i nomi delle tribù. Partendo dall’estremità settentrionale, lungo la via di Chetlon per andare a Camat, fino ad Asar-Enon, frontiera di Damasco a settentrione verso Camat, avranno questo: dal confine orientale al confine occidentale, Dan, una parte. 2 Sulla frontiera di Dan, dal confine orientale al confine occidentale: Ascer, una parte. 3 Sulla frontiera di Ascer, dal confine orientale al confine occidentale: Neftali, una parte. 4 Sulla frontiera di Neftali, dal confine orientale al confine occidentale: Manasse, una parte. 5 Sulla frontiera di Manasse, dal confine orientale al confine occidentale: Efraim, una parte. 6 Sulla frontiera di Efraim, dal confine orientale al confine occidentale: Ruben, una parte. 7 Sulla frontiera di Ruben, dal confine orientale al confine occidentale: Giuda, una parte. 8 Sulla frontiera di Giuda, dal confine orientale al confine occidentale, sarà la parte che preleverete di venticinquemila cubiti di larghezza, e lunga come una delle altre parti dal confine orientale al confine occidentale; là in mezzo sarà il santuario. 9 La parte che preleverete per il SIGNORE avrà venticinquemila cubiti di lunghezza e diecimila di larghezza. 10 Questa parte santa prelevata apparterrà ai sacerdoti: venticinquemila cubiti di lunghezza al settentrione, diecimila di larghezza all’occidente, diecimila di larghezza all’oriente, e venticinquemila di lunghezza al mezzogiorno; il santuario del SIGNORE sarà là in mezzo. 11 Essa apparterrà ai sacerdoti consacrati tra i figli di Sadoc che hanno fatto il mio servizio e non si sono sviati quando i figli d’Israele si sviavano, come si sviavano i Leviti. 12 Essa apparterrà loro come parte prelevata dalla parte del paese che sarà stata prelevata: una cosa santissima, verso la frontiera dei Leviti. 13 I Leviti avranno, parallelamente alla frontiera dei sacerdoti, una lunghezza di venticinquemila cubiti e una larghezza di diecimila: tutta la lunghezza sarà di venticinquemila, e la larghezza di diecimila. 14 Essi non potranno venderne nulla; questa primizia del paese non potrà essere né scambiata né alienata, perché è cosa consacrata al SIGNORE. 15 I cinquemila cubiti che rimarranno di larghezza sui venticinquemila, formeranno un’area non consacrata destinata alla città, per le abitazioni e per il territorio circostante; la città sarà in mezzo, 16 ed eccone le dimensioni: dal lato settentrionale, quattromilacinquecento cubiti; dal lato meridionale, quattromilacinquecento; dal lato orientale, quattromilacinquecento; dal lato occidentale, quattromilacinquecento cubiti. 17 La città avrà un territorio circostante di duecentocinquanta cubiti a settentrione, di duecentocinquanta a mezzogiorno; di duecentocinquanta a oriente, e di duecentocinquanta a occidente. 18 Il resto della lunghezza, parallelamente alla parte santa, cioè diecimila cubiti a oriente e diecimila a occidente, parallelamente alla parte santa, servirà, con i suoi prodotti, al mantenimento dei lavoratori della città. 19 I lavoratori della città, di tutte le tribù d’Israele, ne lavoreranno il suolo.

Commento

E siamo all’ultima visione. Ma questa non è una visione. È la terra, la terra promessa. Alla fine tutto si gioca sulla terra. questa ipotetica spartizione della terra che sogna il profeta non è un tracciare linee, ma un rispettare la terra dell’altro. Ognuno avrà il suo pezzo di terra, ma ciascuno avrà la sua terra come l’altro, non qualcuno che ne ha di più. E dovrà rispettare la terra dell’altro. Se volete fare i conti di tutte le misure qui descritte sappiate che un cubito biblico è circa 50 cm. Ezechiele ritorna a sognare per il suo popolo una terra come quella di Abramo, la terra promessa. Ma non come luogo di possesso, ma come dono di Dio. La terra per il mondo orientale sta nel suo Dna, è parte integrante della sua vita. la terra è la dote di Dio. La terra fa parte del grande umanesimo biblico: non c’è uomo senza una sua terra. E anche per questa ragione il popolo ebraico è stato (e continua a essere) tentato e provato sul possesso e non possesso della terra. Ma anche qui lo sguardo dei profeti non è quello della Legge. Ezechiele dice che le parti di terra delle dodici tribù devono essere uguali, che non vanno quindi assegnate in base alla numerosità delle popolazioni. Questo per  dirci che se c’è una giustizia nella proporzionalità c’è un’altra giustizia che riconosce uguali diritti a realtà diverse.

Preghiamo

Preghiamo per la madre terra.

Un pensiero su “venerdì 22 marzo

  1. sr Alida

    La terra, dono, fa Signore che non sia così scontato, un dono così grande va condiviso equamente e sopratutto non dobbiamo dimenticare Te, Creatore, della buona madre terra… Non superarne la natura, per la madre terra Ti preghiamo.

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