sabato 17 dicembre

di | 16 Dicembre 2016

matisse matteo 1,18-21           

18 Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. 19 Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. 20 Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; 21 ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».

Commento

Ecco come il vangelo di Matteo racconta della nascita di Gesù. Visto che entriamo nella novena di Natale, voglio provare a commentare brevemente questo avvenimento alla luce dei giorni della luce, della nascita di Gesù.  Lo sguardo sulla natività è di Giuseppe, mentre nel vangelo di Luca sarà di Maria. Che cosa ci dice questo sguardo particolare dell’uomo sposo di Maria? Dice che la nascita di Gesù, ma tutta la vita di Gesù è come in mano a Dio e Giuseppe è l’uomo che decide che si può accogliere pienamente questa vita, questa storia, che rimane sicuramente misteriosa. Ma non sono forse tutte misteriose le vite dei nostri figli e a noi non spetta altro che accoglierle e non orientarle? Giuseppe è uomo giusto perché uomo di fede, di una fede che richiede in qualche modo una espropriazione, cioè un rimettere tutto nelle mani di Dio. La vicenda di Gesù non è esclusivamente nelle mano di Giuseppe, ma in quelle di Dio. Giuseppe capisce molto bene questa cosa ed è per questo che si affida a Dio e  Maria. L’uomo giusto è colui che si fa guidare dalla parola sacra, forse qui raffigurata simbolicamente dal sogno di Giuseppe. La fede di Giuseppe è di quella  fede che rinuncia non tanto ai suoi sogni, quanto a quello che egli ritiene di più proprio e personale che esiste: sua moglie e suo figlio e di accogliere la moglie e il figlio nella dimensione del sogno di Dio. Il problema non è capire se Giuseppe è padre o no. Il vero problema è comprendere la fede e il dubbio di Giuseppe, dubbio che fa parte della sua stessa fede. La questione vera non è la paternità, ma la fede. Penso a tante nostre storie. Quante volte il vero dramma è la fiducia!  La tentazione di Giuseppe, che è anche la nostra tentazione, è l’esporre la nostra fede al dubbio e alla fatica nel lavoro quotidiano del superamento di questo dubbio. Questo ha reso grande e giusto Giuseppe, lo stare ma anche il superare quotidianamente il dubbio, attraverso l’accoglienza  di un dono che era Gesù

Preghiamo

Preghiamo per tutti  i papà

5 pensieri su “sabato 17 dicembre

  1. Tiziana

    Mi affascina sempre la figura di Giuseppe, uomo del sogno. Non del suo sogno personale, ma di quello di Dio. si lascia guidare nel mistero del sogno di Dio! Prego volentieri e ringrazio per i papà.

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  2. Anna

    Vivere il sogno di Dio e riporre in Lui fiducia ogni giorno: ecco cosa ci insegna Giuseppe.
    Dio va al di la dei nostri piccoli sogni e ci prospetta qualcosa di grande per ognuno di noi e dei nostri figli.
    Affidiamoci a Lui come ha fatto Giuseppe e camminiamo alla Luce della fede che rischiara il nostro cammino anche se accomoagnato dal dubbio.
    Chiedo una preghuera per mio figlio che il Signore lo aiuti a trovare pace e serenita e soprattutto a scoprire il sogno di Dio per Lui.

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  3. Elena

    Sogni…. Quanti ne facciamo, quanti ne custodiamo nel nostro cuore. Di tutti il Signore conosce i segreti e le aspirazioni, ma la fede chiede qualcosa in più, il lasciar fare a Lui. Preghiamo perché riusciamo ad abbandonarci nel Padre, che guidi tutti i nostri sogni e li compia secondo ciò che è davvero giusto. Prego per i papà, per il figlio di Anna e chiedo una preghiera perché anche a noi il Signore parli ogni tanto attraverso il segreto del sogno.

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  4. sr.Alida

    ” Giuseppe ,figlio di Davide ,non temere ..”Giuseppe rende vero e attuale il sogno di Dio,supera il dubbio di fede e capisce che deve fidarsi e affidarsi alle mani di Dio …Collabora così ,lasciando da parte i suoi sogni ,a generare vita,custode del Figlio di Dio nel suo mistero di farsi uomo ,piccolo… Pensando a Giuseppe prego per tutti i papà ,in particolare per i papà spirituali :che si prendono cura dei figli di altri;mi unisco alla preghiera per Sveva ,per il figlio di Anna ,per le altre intenzioni espresse..Oggi Papa Francesco ,compie 80 anni ,grande pastore e padre dei poveri ,e di tutti. Ringrazio il Signore per il dono della sua presenza ,lo custodisca e benedica ,con le grazie necessarie alla sua missione.Una preghiera per la Siria: per Aleppo e per tutti i popoli in guerra .

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  5. sr Rita

    Sull’esempio di Giuseppe, chiediamo al Signore di saper accogliere le “nascite” che noi non abbiamo direttamente generato. Ci vuole umiltà, gratuità, libertà interiore. Ma facciamo spazio alla vita, da qualunque parte arrivi.

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