mercoledì 10 marzo

di | 9 Marzo 2021

Giobbe 32

1 Quei tre uomini cessarono di rispondere a Giobbe, perché egli si riteneva giusto. 2Allora si accese lo sdegno di Eliu, figlio di Barachele, il Buzita, della tribù di Ram. Si accese di sdegno contro Giobbe, perché si considerava giusto di fronte a Dio; 3si accese di sdegno anche contro i suoi tre amici, perché non avevano trovato di che rispondere, sebbene avessero dichiarato Giobbe colpevole. 4Eliu aveva aspettato, mentre essi parlavano con Giobbe, perché erano più vecchi di lui in età. 5Quando vide che sulla bocca di questi tre uomini non vi era più alcuna risposta, Eliu si accese di sdegno.

Eliu contesta le argomentazioni di Giobbe

6Eliu, figlio di Barachele, il Buzita, prese a dire:
»Giovane io sono di anni
e voi siete già canuti;
per questo ho esitato, per rispetto,
a manifestarvi il mio sapere.
7Pensavo: «Parlerà l’età
e gli anni numerosi insegneranno la sapienza».
8Ma è lo spirito che è nell’uomo,
è il soffio dell’Onnipotente che lo fa intelligente.
9Essere anziani non significa essere sapienti,
essere vecchi non significa saper giudicare.
10Per questo io oso dire: «Ascoltatemi;
esporrò anch’io il mio parere».
11Ecco, ho atteso le vostre parole,
ho teso l’orecchio ai vostri ragionamenti.
Finché andavate in cerca di argomenti,
12su di voi fissai l’attenzione.
Ma ecco, nessuno ha potuto confutare Giobbe,
nessuno tra voi ha risposto ai suoi detti.
13Non venite a dire: «Abbiamo trovato noi la sapienza,
Dio solo può vincerlo, non un uomo!».
14Egli non ha rivolto a me le sue parole,
e io non gli risponderò con i vostri argomenti.
15Sono sconcertati, non rispondono più,
mancano loro le parole.
16Ho atteso, ma poiché non parlano più,
poiché stanno lì senza risposta,
17risponderò anch’io per la mia parte,
esporrò anch’io il mio parere;
18mi sento infatti pieno di parole,
mi preme lo spirito che è nel mio ventre.
19Ecco, il mio ventre è come vino senza aria di sfogo,
come otri nuovi sta per scoppiare.
20Parlerò e avrò un po’ d’aria,
aprirò le labbra e risponderò.
21Non guarderò in faccia ad alcuno,
e non adulerò nessuno,
22perché io non so adulare:
altrimenti il mio creatore in breve mi annienterebbe.

Commento

Di fronte all’ultimo discorso di Giobbe i tre amici che finora hanno sempre risposto, tacciono. Non hanno più argomenti per rispondere. Forse hanno anche capito il dramma di Giobbe. O forse è solo un ritirarsi in buon ordine. Sono i conti di Giobbe con Dio che non tornano mai! Questo è il vero dramma. Giobbe rimane con i suoi interrogativi che ha presentato a Dio in maniera chiara. Solo che al capitolo 32 fa la comparsa un altro personaggio. Non è un amico di Giobbe, è uno che vuole mettere in chiaro le cose, in una maniera forte, dura, arrogante. Si chiama Eliù. È un giovane brillante e come tutti  i giovani brillanti contestano gli anziani. Le sue parole sono rivolte a Giobbe in realtà sono rivolte a se stesso. Egli vuol far vedere quanto è intelligente e quanto Giobbe dovrebbe seguire la sua intelligenza. E’ un intellettuale, un giovane intellettuale tutto preso dai suoi pensieri e tutto avvolto nella convinzione di doversi applaudire da solo. A Eliu di Giobbe, del suo problema, del suo dramma, della sua storia, di lui in carne ed ossa non importa proprio niente. A Eliu invece importa molto, moltissimo assumere una posizione di conflitto nei confronti dei tre amici. Eliu è il rappresentante di una nuova posizione all’interno della scuola, dell’accademia, dell’ambiente in cui si trasmette la dottrina sapienziale. Certo che Giobbe non sembra essere circondato da persone che lo possono aiutare. Ma è sempre così quando c’è di mezzo la sofferenza. È molto difficile trovare un sostegno vero e non giudicante o che fa del semplice pietismo

Preghiamo

Preghiamo per la pace  

2 pensieri su “mercoledì 10 marzo

  1. Elena

    È strano questo voler dire assolutamente la propria opinione, senza averne diritto, né titolo. È impulsivo l’intervento di Eliu, violento, di pancia, non mediato né dalla comprensione, né dal rispetto per il dolore e la fatica di Giobbe. Spesso i giovani sono così, un po’ distruttivi. Mancano di esperienza, forse, di esperienza di compassione e di amore. Vulcanici e talvolta un po’ distruttivi, piuttosto che costruttori pazienti e consapevoli. Il Signore ascolta anche loro e poi, paziente, Lui sì, arriva a dire la Sua parola…
    Preghiamo per la pace e per i giovani!

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  2. sr Alida

    Queste persone sapienti anziane o giovani che siano non si mettono neche un briciolo nei panni di Giobbe che anche se avesse sbagliato ripone comunque la sua causa a Dio, non so cosa avrei imprecato io al posto di Giobbe… Per quanto i giovani possano essere come questo giovane, ma tanti sono anche quelli che ricercano e fanno del bene.. Mi unisco alla preghiera per i giovani e per la pace, per le persone che chiedono l’aiuto della nostra preghiera.

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