Lunedì 12 marzo

di | 11 Marzo 2018

profeta geremia iconaGer 15,10-21                                                

10 Me infelice, madre mia, che mi hai partorito oggetto di litigio e di contrasto per tutto il paese! Non ho preso prestiti, non ho prestato a nessuno, eppure tutti mi maledicono. 11 Forse, Signore, non ti ho servito del mio meglio, non mi sono rivolto a te con preghiere per il mio nemico, nel tempo della sventura e nel tempo dell’angoscia? 12 Potrà forse il ferro spezzare il ferro del settentrione e il bronzo? 13 “I tuoi averi e i tuoi tesori, li abbandonerò al saccheggio, non come pagamento, per tutti i peccati che hai commessi in tutti i tuoi territori. 14 Ti renderò schiavo dei tuoi nemici in una terra che non conosci, perché si è acceso il fuoco della mia ira, che arderà contro di voi”. 15 Tu lo sai, Signore, ricordati di me e aiutami, vendicati per me dei miei persecutori. Nella tua clemenza non lasciarmi perire, sappi che io sopporto insulti per te. 16 Quando le tue parole mi vennero incontro, le divorai con avidità; la tua parola fu la gioia e la letizia del mio cuore, perché io portavo il tuo nome, Signore, Dio degli eserciti. 17 Non mi sono seduto per divertirmi nelle brigate di buontemponi, ma spinto dalla tua mano sedevo solitario, poiché mi avevi riempito di sdegno. 18 Perché il mio dolore è senza fine e la mia piaga incurabile non vuol guarire? Tu sei diventato per me un torrente infido, dalle acque incostanti. 19 Ha risposto allora il Signore: “Se tu ritornerai a me, io ti riprenderò e starai alla mia presenza; se saprai distinguere ciò che è prezioso da ciò che è vile, sarai come la mia bocca. Essi torneranno a te, mentre tu non dovrai tornare a loro, 20 ed io, per questo popolo, ti renderò come un muro durissimo di bronzo; combatteranno contro di te ma non potranno prevalere, perché io sarò con te per salvarti e per liberarti. Oracolo del Signore. 21 Ti libererò dalle mani dei malvagie ti riscatterò dalle mani dei violenti”.

Commento

Questo brano – preghiera  segna il tempo della crisi e della speranza del profeta. Quel riferimento alla madre che ha partorito Geremia esprime molto bene la situazione in cui ci si viene a trovare quando la “crisi” ci avvolge: è come se l’intera nostra esistenza ci apparisse segnata e ferita. E subito viene espresso il senso di una solitudine e di un isolamento totale: così si manifesta infatti l’angoscia dell’uomo di Dio. L’elemento contenuto in questo versetto è l’incolpevolezza. “Eppure tutti mi maledicono”. È come se il profeta che ha fatto tutto nel nome di Dio, ora si ritrova solo, spiazzato, senza alcuno che lo possa sostenere. Ma il vero problema non è solo il rapporto con le persone, ma con Dio. la domanda di fondo è : non ti ho servito al meglio? E quindi perché vivo questa condizione di persecuzione, di solitudine?  La preghiera di Geremia si fa sempre più appassionata La comunione con il Signore che il profeta rivendica è profondissima: “sappi che io porto insulti per te”. La preghiera ricorda prima di tutti i tempi felici a motivo di tale legame forte con Dio, poi l’isolamento di Geremia da tutti gli  atteggiamenti mondani e per finire la solitaria angoscia della sua vita attuale.  Tutto questo travaglio non fa che rimettere Geremia davanti al suo Signore, che rinnova per lui con severa bontà la sua chiamata e le immense conseguenze che ne derivano. Sarà questa la via per comprendere che, pur nella desolazione dell’esperienza quotidiana, nulla potrà soverchiare e soffocare la vita e l’opera del profeta, perché, dice il Signore, “Io sarò con te per salvarti”

Preghiamo

Preghiamo per don Gian Battista

3 pensieri su “Lunedì 12 marzo

  1. srAlida

    la preghiera ricorda un forte legame con Dio..per saper distinguere ciò che è più prezioso…Nulla può soffocare la continua presenza di Dio..e Dio risponde “Io sarò con te” Prego con voi per don Gian Battista e per tutte le intenzioni

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  2. sr Rita

    ….la tua parola fu la gioia e la letizia del mio cuore, perché io portavo il tuo nome, Signore.
    Signore, fa che troviamo la gioia nella tua parola, in tutte le parole che pronunci per noi anche indirettamente, attraverso le vicende della vita. Prego anche per Don Claudio e la sua famiglia che stanno passando un periodo molto difficile per malattie gravi e altri fattori.

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  3. . Elena

    Credo che tutti, almeno una volta ci siamo sentiti come Geremia, soli, abbandonati, sfiduciati,con la sensazione o la realtà di aver perso tutto, Ma le parole del Signore aprono uno spiraglio di luce, di possibilità, di speranza. Dacci fede sufficiente per vedere oltre la rovina delle nostre azioni e dei nostri vissuti. La gioia abita in Te e Tu vuoi sempre farcene dono, anche quando attraversiamo i nostri tempi più duri e oscuri!
    Ringrazio per la bella esperienza di riposo del fine settimana e prego secondo le intenzioni di ciascuno ricordando al Signore anche i cuori delle tante persone che ho incontrato.

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