giovedì 7 aprile

di | 6 Aprile 2022

gen 49,13-28

Zàbulon giace lungo il lido del mare
e presso l’approdo delle navi,
con il fianco rivolto a Sidone.
14Ìssacar è un asino robusto,
accovacciato tra un doppio recinto.
15Ha visto che il luogo di riposo era bello,
che la terra era amena;
ha piegato il dorso a portare la soma
ed è stato ridotto ai lavori forzati.
Dan giudica il suo popolo
come una delle tribù d’Israele.
17Sia Dan un serpente sulla strada,
una vipera cornuta sul sentiero,
che morde i garretti del cavallo,
così che il suo cavaliere cada all’indietro.
18Io spero nella tua salvezza, Signore!
19Gad, predoni lo assaliranno,
ma anche lui li assalirà alle calcagna.
20Aser, il suo pane è pingue:
egli fornisce delizie da re.
21Nèftali è una cerva slanciata;
egli propone parole d’incanto.
22Germoglio di ceppo fecondo è Giuseppe;
germoglio di ceppo fecondo presso una fonte,
i cui rami si stendono sul muro.
23Lo hanno esasperato e colpito,
lo hanno perseguitato i tiratori di frecce.
24Ma fu spezzato il loro arco,
furono snervate le loro braccia
per le mani del Potente di Giacobbe,
per il nome del Pastore, Pietra d’Israele.
25Per il Dio di tuo padre: egli ti aiuti,
e per il Dio l’Onnipotente: egli ti benedica!
Con benedizioni del cielo dall’alto,
benedizioni dell’abisso nel profondo,
benedizioni delle mammelle e del grembo.
26Le benedizioni di tuo padre sono superiori
alle benedizioni dei monti antichi,
alle attrattive dei colli perenni.
Vengano sul capo di Giuseppe
e sulla testa del principe tra i suoi fratelli!
Beniamino è un lupo che sbrana:
al mattino divora la preda
e alla sera spartisce il bottino”.
28Tutti questi formano le dodici tribù d’Israele. Questo è ciò che disse loro il padre nell’atto di benedirli; egli benedisse ciascuno con una benedizione particolare.

Commento

Parliamo ancora di benedizioni verso tutti i figli di Giacobbe, verso tutte le tribù di Israele. È vero che la principale è quella rivolta a Giuda, ma ci sono anche tutte le altre. Il genere letterario di queste benedizioni si chiama benedizione profetica. Si tratta di un passaggio chiave di unione tra il passato familiare dei discendenti di Abramo e Isacco e il loro futuro come popolazione, il futuro popolo dell’alleanza. Ecco quindi le benedizioni delle dodici tribù di Israele. Queste parole sono state incise nella storia e hanno tracciato gli avvenimenti di un’intera nazione nel corso di migliaia di anni. Non è stato a causa di Giacobbe, ma di ciò che Dio disse a Giacobbe e della rivelazione che gli diede del Suo piano.
Logicamente si tratta di un episodio preciso di grande importanza, non possiamo adattarlo pienamente ai nostri tempi, in quanto di certo oggi non dobbiamo assolutamente esprimere maledizioni così come invece sono state espresse in alcune circostanze da Giacobbe – per esempio – . Possiamo tuttavia prendere coscienza dell’importanza delle benedizioni e delle profezie e di come possano essere veicolate insieme per portare incoraggiamento nelle persone, a tutti i livelli.

Preghiamo

Preghiamo per i nostri ragazzi.

Un pensiero su “giovedì 7 aprile

  1. sr Alida

    La benedizione è sempre una consolazione e una forza dire bene e benedire è pace… E cammino sicuro se poi è la benedizione di Dio. Mi unisco di nuovo nella preghiera per i ragazzi.

    Rispondi

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