giovedì 18 aprile

di | 17 Aprile 2024

Mc. 2,13-17

13 Uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli li ammaestrava. 14 Nel passare, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Egli, alzatosi, lo seguì. 15 Mentre Gesù stava a mensa in casa di lui, molti pubblicani e peccatori si misero a mensa insieme con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. 16 Allora gli scribi della setta dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: «Come mai egli mangia e beve in compagnia dei pubblicani e dei peccatori?». 17 Avendo udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori».

Commento

Gesù passa e chiama, in questo caso chiama un pubblicano, un peccatore, un esattore delle tasse. Mi sembra di capire che le vocazioni sono tante e di diverso tipo, ognuno porta con se il suo dono e la sua caratteristica. Ma tutte queste vocazioni sono amate, salvate e perdonate da Dio Padre. Tutte queste diverse chiamate rispondo alla seguente affermazione: seguimi e di conseguenza stai con me. Chi è chiamato vive con il Signore, sta con lui. la seconda parte del brano è il racconto del banchetto di Gesù con i peccatori che scandalizza i farisei. Loro sono i difensori della legge e un messia non può stare a tavola con un peccatore. Il cristianesimo nasce da una grande trasgressione, quella di Gesù che vuole stare con i peccatori, ma il cristianesimo nella forma della chiesa è diventato nei secoli colui che bloccava, in nome dei comandamenti e del dogma che pone i divieti, ogni accoglienza nei confronti di peccatori amati da Dio. Il messaggio di Gesù rinasce ogni volta che diventa salvezza e perdono, muore quando vuole proteggere le persone meritevoli contro coloro che sono definiti peccatori.

Preghiamo

Preghiamo per i nostri ragazzi.

2 pensieri su “giovedì 18 aprile

  1. sr Alida

    Mi metto un po’ nei panni di Levi.,sentirmi chiamata nonostante me peccatrice, oppure proprio perché sono cosi.,aumenta la pace e la serenità, fa bene ricordare che ogni vocazione è dono, viverla così è ciò ne migliora la qualità di vita. Grazie Signore, perché hai detto che, non sono i sani ad aver bisogno del medico ma i malati, sapersi amati così è forza e speranza, tante persone facciano esperienza di questo, una rinnovata preghiera per i ragazzi.

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  2. Elena

    Credo che Gesù sappia bene il fatto suo. Sa chi chiamare e perché, sa dove andare e perché. Incurante delle critiche, dei giudizi e dei pregiudizi, fa semplicemente ciò che deve fare, stare fra gli uomini, vivere la vita con loro e chiamare. Essere prossimo,umano, vicino, credibile . Una preghiera per i ragazzi, i giovani che si affacciano,a volte con molto dolore e fatica nel mondo degli adulti.

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