giovedì 16 maggio

di | 15 Maggio 2024

Mc. 6,45-52

45 Ordinò poi ai discepoli di salire sulla barca e precederlo sull’altra riva, verso Betsàida, mentre egli avrebbe licenziato la folla. 46 Appena li ebbe congedati, salì sul monte a pregare. 47 Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli solo a terra. 48 Vedendoli però tutti affaticati nel remare, poiché avevano il vento contrario, già verso l’ultima parte della notte andò verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli. 49 Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: «È un fantasma», e cominciarono a gridare, 50 perché tutti lo avevano visto ed erano rimasti turbati. Ma egli subito rivolse loro la parola e disse: «Coraggio, sono io, non temete!». 51 Quindi salì con loro sulla barca e il vento cessò. Ed erano enormemente stupiti in se stessi, 52 perché non avevano capito il fatto dei pani, essendo il loro cuore indurito.

Commento

Il racconto del Signore Gesù che camminava sulle acque girava tra i primi cristiani come riprova che Gesù era figlio di Dio. Forse c’è anche un altro scopo che mi sembra più interessante che dimostrare che Gesù era il figlio di Dio.  Al centro del racconto per paradosso non sta Gesù che cammina sulle acque e che placa il vento. Il vero centro del racconto sono i discepoli impauriti e che non capiscono che cosa sta succedendo, tanto è vero che dichiarano che è un fantasma. Marco vuole mettere in luce in tutto il percorso del vangelo la fatica che fanno i discepoli a comprendere chi è veramente chi è Gesù. I discepoli fanno fatica a comprendere chi è veramente Gesù. Anche noi a volte facciamo così: diamo delle definizioni di Gesù e poi rischiamo di non approfondire chi è veramente. Chi è Gesù: Elia, Giovanni Battista un profeta o altro ancora? di fatto il vangelo di Marco con una tecnica narrativa interessante porta a riconoscere chi è Gesù solo alla fine della sua vita, solo quando Gesù è sulla croce. Gesù lo riconosco per chi è veramente solo quando muore e risorge. La passione allora è la grande rivelazione di chi è Gesù. Prima di questo passo tutto rimane incerto.

Preghiamo

Preghiamo per la pace.

2 pensieri su “giovedì 16 maggio

  1. sr Alida

    Non capisco insieme ad altro perché volesse oltreppassarli….Riconoscere Gesù nelle mediazioni quotiane non è facile sopratutto quando non è tranquillo in noi e fuori di noi… Chiedo più occhi e cuore per riconoscerlo, prego con voi per la pace.

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  2. Elena

    Forse Gesù ci chiede una fede cieca, assoluta, assurda magari. Le sue logiche non sono le nostre logiche.
    Allora prego per la mia fede, per la fede dei cristiani e di chi a Dio si affida, con i nomi e le parole che solo il cuore conosce.
    Una preghiera accorata per chi è tanto in fatica e soffre nel cuore e nel corpo.

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