ancora

di | 9 Maggio 2024

C’è un già della realtà che dice che qualcosa si è fatto, che dice che si è costruito la cura della madre terra, che si è costruito qualcosa della relazione buona tra gli uomini. Un già che dice che la pace e la giustizia hanno fatto dei loro passi. Ma c’è anche un non ancora che dice che, se anche siamo immersi nell’ agire buono, manca ancora tanto da fare. Manca ancora tanto alla pace, alla giustizia, alla relazione buona tra gli uomini. Manca ancora tanto alla cura della madre terra. Oggi il tempo presente ci dice che sembra di più quello che manca di quello che esiste, che c’è. Oggi siamo più mancanti che pieni di certezze. e così è anche il mio cuore. C’è una realtà che dice che il mio cuore cammina verso la pienezza e poi c’è una realtà che dice che il mio cuore è ben lontano dalla pienezza della vita. Anzi in me oggi sembra prevalere la mancanza sulla pienezza. E allora mi sembra buona questa osservazione riguardo al Signore Gesù e in generale la parola sacra. La pienezza la troverò in un futuro, ma intanto io posso sperimentare ogni giorno la misericordia di Dio che già adesso può trasformare la mia vita. lo dico in un altro modo che sento più vicino a me. noi valiamo di più delle nostre opere ben riuscite, noi valiamo di più della nostre opere non riuscite. Noi siamo più grandi di ogni cosa effimera, di ogni amore effimero. Siamo amati non per i nostri meriti e le nostre opere ben riuscite che sembrano dire a noi che la pienezza della vita sembra essere a portata di mano. La parola sacra ha saputo raccontare ad un corpo malato come era quello di don Roberto, che lui era amato. Sappiamo bene che in una concenzione dove vale l’ apparenza un corpo malato non è pienamente realizzato, ma in don Roberto non funzionava così, amato perchè malato. Tra l’altro mi domando se è un demerito avere un corpo malato. Io ne sono convito, non c’è nessun demerito in un corpo malato. Forse il momento della pienezza della vita arriverà quando ci sentiremo pienamente amati non per merito, ma perché sono così. non ti amo per i tuoi meriti, ma per te.

2 pensieri su “ancora

  1. Elena

    Ti amo per quello che sei, per come sei. Indipendentemente da tutto. È l’amore di una madre, è l’amore di un padre, è l’amore di un amico, di chi ha imparato ad affrontare la vita per come è, grato solo del dono ricevuto e restituito in pienezza, un amore che attraversa e va oltre… Sa andare là dove l’amore degli uomini si impregna dell’amore di Dio e trascende ogni cosa….

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  2. Tullia

    Sentirci amati ci spinge ad amare…….amare anche in condizioni “amare”della vita. Chi più di Lui si è trovato in un “amara” condizione eppure ha amato e ama ogni giorno ciascuno di noi. Restituiamo una piccola parte del Suo Grande Amore. Amiamoci e camminiamo insieme verso una Giustizia e una Pace che,vero, sembrano ancora molto lontane, ma abbiamo il dovere e il piacere di perseguire perché ogni giorno sperimentiamo il Suo Amore IMMERITATO per noi…….

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