Una persona mi dice che scrivo cose anche interessanti, ma che poi faccio fatica a mettere in atto. È vero. Se vogliamo, io vivo di questo continuo scarto tra quanto penso, scrivo, prometto a me stesso e poi mi riprometto ancora e quanto effettivamente alla fine riesco a realizzare nel concreto. A volte in me lo scarto tra questi due atti è così grande che mi stupisco di come non riesco a tenere insieme tutti i pezzi. Vorrei chiedere a tutti voi se riuscite a tenere insieme i due pezzi della vita: la promessa che facciamo a noi stessi di cambiare registro, di promettere alcune cose e poi di come la vita a volte ci porta ad andare in un’altra direzione. Non credo che è solo una questione di volontà. Per esempio, io riconosco che su alcune questioni la mia volontà è abbastanza decisa. Non riesco a capire come mai su altre tale volontà si inceppa. O meglio provo a capire e mi regalo delle mie risposte che andrebbero anche solo confrontate con qualcuno. La parola sacra in questo senso è in grado di raccogliere tutto l’umanesimo e tutta la fatica che fanno gli uomini e le donne a tenere insieme questi due pezzi di vita: la promessa e la mancata realizzazione della promessa. E qui emergono due cose interessanti. La prima è che vi è come una continua lotta, a volte interiore a volte esteriore, dell’uomo che tenta questo cammino di fedeltà. L’esempio più grande di questa lotta è quello rappresentato da Giacobbe che lotta simbolicamente con un personaggio sconosciuto al fiume jabbok. È la grande lotta interiore che io ogni giorno affronto. Il secondo elemento interessante della parola sacra di fronte a questa questione è che Dio non lascia solo l’uomo, ma ogni volta è li vicino all’uomo che viene meno alle promesse e lo invita a ripartire, a ricominciare. Sapere che posso confidare sempre in Dio è già qualcosa di interessante. Sapere che posso affidare a lui la mia incapacità di stare nelle promesse fatte è già cosa buona. Questo sapere che Dio mi invita a ripartire ogni giorno e in ogni momento è sempre cosa che allarga il cuore. E poi ci sono gli amici che non si stancano mai di avere pazienza con uno come me che fa fatica a stare nelle promesse fatte.