sabato 5 novembre

di | 4 Novembre 2022

Apocalisse 11,14-19

Il secondo “guai” è passato; ed ecco, viene subito il terzo “guai”.
Il settimo angelo suonò la tromba e nel cielo echeggiarono voci potenti che dicevano:
“Il regno del mondo
appartiene al Signore nostro e al suo Cristo:
egli regnerà nei secoli dei secoli”.
16Allora i ventiquattro anziani, seduti sui loro seggi al cospetto di Dio, si prostrarono faccia a terra e adorarono Dio dicendo:
17“Noi ti rendiamo grazie,
Signore Dio onnipotente,
che sei e che eri,
18perché hai preso in mano la tua grande potenza
e hai instaurato il tuo regno.
Le genti fremettero,
ma è giunta la tua ira,
il tempo di giudicare i morti,
di dare la ricompensa ai tuoi servi, i profeti, e ai santi,
e a quanti temono il tuo nome,
piccoli e grandi,
e di annientare coloro
che distruggono la terra”.
Allora si aprì il tempio di Dio che è nel cielo e apparve nel tempio l’arca della sua alleanza. Ne seguirono folgori, voci, scoppi di tuono, terremoto e una tempesta di grandine.

Commento

Al termine di questo capitolo ecco un altro inno, che molto probabilmente veniva usato nelle liturgie cristiane. Anche noi lo leggiamo nella preghiera del vespro, ma ho come l’impressione che lo abbiamo svuotato del suo significato più profondo. Viene recitato, ma non compreso e vissuto. Dal cielo in maniera non ben definita arrivano delle voci che celebrano la realizzazione della signoria di Dio e del suo Cristo sul mondo intero: è iniziato un regno che non avrà più termine, come aveva annunciato Gabriele a Maria il giorno dell’annuncio. Tali parole dicono così: “Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32 Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33 e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine”. L’inno celebra la Signoria di Dio sul male. L’evangelista Giovanni a sua volta celebra la Croce di Cristo come il momento solenne della manifestazione del re che sulla croce ha amato il mondo intero. L’ultima parola del Cristo in croce infatti è proprio l’annuncio del compimento: tutto è compiuto.  l’Apocalisse canta, a sua volta, l’inizio glorioso di questo regno e nella settima tromba è simboleggiato il compimento del mistero di Dio  con lo stesso
significato. L’inno che qui viene proclamato è la grande dichiarazione che la croce di Cristo salva il mondo

Preghiamo

In questi giorni si ricordano nei nostri paesi i caduti per le guerre, noi preghiamo per la pace.

2 pensieri su “sabato 5 novembre

  1. Elena

    Possa il Tuo regno, Signore, trovare spazio dentro le nostre piccole vite…
    Prego per la pace e per tutti i caduti in guerra. La morte non ha bandiera, né razza, né lingua, né colore.

    Rispondi

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