sabato 11 luglio

di | 10 Luglio 2020

san Benedetto – At 9,19b-25

Rimase alcuni giorni insieme ai discepoli che erano a Damasco, 20 e subito nelle sinagoghe annunciava che Gesù è il Figlio di Dio. 21 E tutti quelli che lo ascoltavano si meravigliavano e dicevano: «Non è lui che a Gerusalemme infieriva contro quelli che invocavano questo nome ed era venuto qui precisamente per condurli in catene ai capi dei sacerdoti?». 22 Saulo frattanto si rinfrancava sempre di più e gettava confusione tra i Giudei residenti a Damasco, dimostrando che Gesù è il Cristo. 23 Trascorsero così parecchi giorni e i Giudei deliberarono di ucciderlo, 24 ma Saulo venne a conoscenza dei loro piani. Per riuscire a eliminarlo essi sorvegliavano anche le porte della città, giorno e notte; 25 ma i suoi discepoli, di notte, lo presero e lo fecero scendere lungo le mura, calandolo giù in una cesta.

Commento

Ho segnato che oggi 11 luglio è San Benedetto e ch,e oltre ad essere patrono d’Europa è stato anche il padre del monachesimo d’occidente e con tutto il movimento dei monasteri benedettini contribuì alla rinascita dell’Europa. Fu un grande evangelizzatore dei suoi tempi. Il libro degli atti ci sta insegnando passo dopo passo a capire cosa vuol dire evangelizzare. Abbiamo visto come nel racconto di Luca ormai entra in gioco Paolo. Qui inizia il suo grandioso percorso di evangelizzatore. Questo inizio del ministero apostolico di Saulo è interessante perché mostra come l’annuncio del Vangelo non è solo l’esposizione di una dottrina, ma è prima di tutto l’espressione della propria persona, la sua storia e la sua conversione. Ed è segno di appartenenza e di comunione tra persone unite dalla stessa realtà che li ha trasformati ed è per loro vita nuova. Per questo è importante dove si dice che Paolo a Damasco stava con altri discepoli del Signore.  Notiamo quindi come la reazione dei suoi ascoltatori sia attratta e determinata innanzi tutto dal cambiamento della sua vita, e dalla meraviglia che in loro suscita questa sua conversione: “Non è lui che a Gerusalemme…?”. Il cambiamento è radicale al punto che appare come una persona nuova. Mi piace molto anche che si dica che egli “si rinfrancava”: si potenziava, diventava progressivamente più forte e determinato nel suo annuncio. Da persecutore, diventa perseguitato e questa prima fuga dentro una cesta sarà una delle tante prove che Paolo dovrà subire nell’annuncio del vangelo.

Preghiamo

Preghiamo per l’Europa

2 pensieri su “sabato 11 luglio

  1. Sr. Rita

    Benedetto mi piace per sintesi della sua regola di vita: ora et labora. Una relazione di preghiera e di lavoro piace a Dio ma anche agli uomini. Prego per i benedettini ma anche per noi tutti aspiranti di preghiera e di lavoro. Una preghiera per Benedetta.

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  2. sr Alida

    Nulla anteporre all’amore di Cristo Prega e lavora …sono un buon alimento insieme alla Parola per il quotidiano per ricordarci la costante presenza del Signore in tutte le vicende umane …Mi unisco alla preghiera per le intenzioni di oggi .

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