luce pulita

di | 15 Dicembre 2021

Non capisco più bene dove sta il vero passaggio ad un mondo green. Tutto fatto con energie rinnovabili? Passaggio lento dai materiali fossili a quelli ad energia pulita? E via dicendo. Le discussioni si aprono all’infinito. Ma la stessa cosa succede a me: discussioni prolungate per sapere se si può fare questo e quello, se deve agire così piuttosto che così. Dove sarà una luce pulita? Dove sarà una biografia di luce che sa di limpidezza. Uno degli elementi che determino questa luce pulita è la parola, sono le parole. Parole vere. Le parole arrivano a spiegare la realtà, nel senso di svolgerla riga dopo riga su un quaderno e nel momento in cui si dipana sul quaderno la parola che diventa frase, che diventa racconto aprono alla verità, aprono alla luce. Le parole narrate sono un potente strumento per far emerge la luce. La biografia della luce è anche una sequenza di parole, che diventano frasi, che diventano pagine scritte, che diventano libri narrati. A questo punto la parola presa va mantenuta, tenuta stretta in mano perché non cada a vuoto. Qualunque sia l’azione deliberata, anche l’estrema, ha la sua premessa nella parola presa e condivisa. Arrivo in una scuola, invitato a dire la mia, poi me ne vado. Posso servire da amplificatore delle ragioni di una classe che chiede un po’ di ascolto, di un ragazzo che ha bisogno di chiarezza. Uso per questo la parola, il più potente mezzo di narrazione di una società e probabilmente della specie umana. Entro in classe uso le parole. Che sembrano energia solare che illumina, che servono a  rischiarare la classe e il ragazzo. Parola che contiene insieme al chiaro anche la voce rischio, giusto e necessario, di chi si alza in piedi a prendere parola. Parole e narrazioni che fanno luce.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.