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Ger. 11,18-12,6
11,18 Il SIGNORE me l’ha fatto sapere, e io l’ho saputo;
allora tu mi hai mostrato le loro azioni.
19 Io ero come un docile agnello che si conduce al macello;
io non sapevo che tramavano macchinazioni contro di me dicendo:
«Distruggiamo l’albero con il suo frutto,
sterminiamolo dalla terra dei viventi;
affinché il suo nome non sia più ricordato».
20 Ma, o SIGNORE degli eserciti, giusto giudice,
che scruti le reni e il cuore,
io vedrò la tua vendetta su di loro,
poiché a te io rimetto la mia causa.
21 Perciò, così parla il SIGNORE riguardo a quelli di Anatot
che cercano la tua vita e dicono:
«Non profetizzare nel nome del SIGNORE,
se non vuoi morire per mano nostra».
22 Perciò, così parla il SIGNORE degli eserciti:
«Ecco, io sto per punirli;
i giovani moriranno per la spada,
i loro figli e le loro figlie moriranno di fame;
23 non resterà di loro nessun residuo;
poiché io farò venire la calamità su quelli di Anatot,
l’anno in cui li visiterò».
12,1 Tu sei giusto, SIGNORE, quando io discuto con te;
tuttavia io proporrò le mie ragioni:
perché prospera la via degli empi?
perché sono tutti a loro agio quelli che agiscono perfidamente?
2 Tu li hai piantati, essi hanno messo radice,
crescono e, inoltre, portano frutto;
tu sei vicino alla loro bocca,
ma lontano dal loro intimo.
3 SIGNORE, tu mi conosci,
tu mi vedi, tu provi quale sia il mio cuore verso di te.
Trascinali al macello come pecore,
preparali per il giorno del massacro!
4 Fino a quando sarà afflitto il paese
e si seccherà l’erba di tutta la campagna?
Per la malvagità degli abitanti
le bestie e gli uccelli sono sterminati.
Poiché quelli dicono: «Egli non vedrà la nostra fine».
5 «Se, correndo con dei pedoni, questi ti stancano,
come potrai gareggiare con i cavalli?
Se non ti senti al sicuro che in terra di pace,
come farai quando il Giordano sarà in piena?
6 Perché persino i tuoi fratelli e la casa di tuo padre ti tradiscono;
anch’essi ti gridano dietro a piena voce;
non li credere quando ti diranno delle buone parole.
Commento
Il brano è come diviso in due parti: la prima parte sono le minacce che Geremia riceve, la seconda parte Geremia chiede l’intervento di Dio per proteggere la sua vita. ma è soprattutto una domanda che Geremia rivolge a Dio: perché prospera la via degli empi? perché sono tutti a loro agio quelli che agiscono perfidamente? Domanda immensa quella di Geremia: perché prospera e si diffonde il male, malgrado ci sia qualcuno come il profeta Geremia che cerca di convincere a praticare il bene? Domanda immensa anche per i nostri giorni: perché il male sembra prosperare, anzi sembra non fermarsi mai? Geremia cerca di trovare una sua risposta a questo tema del male che prospera, diciamo che sono le sue prospettive, le sue considerazioni. Anche noi siamo presi da questa domanda: perché prospera la vita dell’empio? Anche noi possiamo dare le nostre personali considerazioni a questa questione immane e indecifrabile. Una cosa forse ci può accumunare a Geremia: egli pone a Dio questa domanda, egli alla fine confida in Dio. anche noi possiamo essere coloro che pongono a Dio come preghiera questa domanda: perché il male? E nel porre a Dio questa domanda dichiariamo che ci fidiamo di Lui.
Preghiamo Preghiamo per Carlo
Ha ben ragione Geremia di lamentarsi e fare la domanda che percorre anche ai nostri tempi oggi… A noi confidare ancor di più nel Signore e ritornare a Lui dopo ogni nostra fragilità o peccato. Per le intenzioni che portiamo in cuore, per Carlo per il Congo preghiamo.