domenica 3 giugno

di | 2 Giugno 2018

I discepoli di Emmaus – Arcabas

solennità del corpo e sangue di Cristo – Dal Vangelo secondo Marco

Il primo giorno degli Àzzimi, quando si immolava la Pasqua, i discepoli dissero a Gesù: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?».  Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo. Là dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”. Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi».  I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua. Mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse loro: «Questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti. In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo, nel regno di Dio». Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.

Commento

Sono stato a sotto il monte a far visita al corpo del santo Giovanni 23°, per me papa Giovanni. Scriveva nei suoi diari: Signore fammi diventare un uomo eucaristico, un uomo dell’Eucarestia. Mi sembra una frase, un pensiero azzeccato proprio per questa giornata del corpo e del sangue di Cristo. Gesù che ha voluto rimanere in mezzo a noi, e nutrici come nostro cibo e darci la forza per camminare nel viaggio della vita. Allo stesso tempo Gesù ci esorta anche a fare esperienza di condivisione del pane: “Fate questo in memoria di me”. Vivere l’Eucarestia, dopo aver ricevuto la comunione, significa anche esercitarsi nella carità, nella comunione, rendere presente il Cristo attraverso le parole e le azioni. Nel cenacolo, Gesù, sceglie intenzionalmente la data dell’inizio della Pasqua, in cui veniva immolato l’agnello: è cosciente che ormai è vicina la sua passione e la sua morte, si affida ai suoi discepoli: “Questo è il mio corpo,…questo è il mio sangue”. Nel nascondimento del pane e del vino, egli rimane sempre vivo e presente per gli uomini, realizza la fraternità fra le persone umane, annuncia un mondo nuovo fondato sull’amore.

Preghiamo

Preghiamo per tutti i credenti perché possano riscoprire il valore dell’eucarestia.

2 pensieri su “domenica 3 giugno

  1. srAlida

    Gesù cosciente del Suo momento nel dare la vita compie i gesti dell’amore :prende, spezza,benedice ,condivide,dona .Questo grande mistero ci indica la strada per vivere la carità
    Egli talmente grande e talmente piccolo che viene ad abitare in noi ,da qui dovrebbe giungerci e desiderare ogni vero bene …Preghiamo si, perchè noi e tutti i credenti riscopriamo il valore
    dell Eucarestia …e ravvivi ogni nostro quotidiano .Affidiamo al Signore in questa festa ogni vicenda sofferta le persone che ci chiedono di pregare ….

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  2. . Elena

    Farsi pane, farsi vino. Diventare parte della vita degli altri, nutrimento condiviso reciproco nella quotidianità , nella semplicità di ogni giorno. Possiamo essere Eucarestia, possiamo esserlo per molti, anche noi. Ringrazio per aver condiviso l’incontro con Papa Giovanni a Sotto il Monte. Ricordo nella preghiera Pino, che è tornato nelle braccia del Padre.

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