domenica 15 novembre

di | 14 Novembre 2015

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Dal vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo
e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo. Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte.  In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre».

Commento

Mai parola come questa è così attuale, così vera. Cosa succederà? Dove andremo a finire? È l’inizio di qualcosa di tremendo e pauroso? Parlando oggi con una persona, mi ha detto due cose che mi hanno colpito. La prima: dove stanno i buoni e dove stanno i cattivi? E la seconda: cerco un luogo dove rifugiarmi per stare tranquilla. È chiaro che la situazione mondiale è così caotica e confusa che non si può più tirare una linea e dire di qua ci sono i buoni e di là  i cattivi. Tutto è magmatico, il bene è mescolato con il male ed è difficile fare operazioni di separazioni nette. E poi un luogo di rifugio dove è? Forse negli sguardi di umanità che ancora ci sono, nelle parole del Signore che non passeranno. Il vangelo ci mostra una serie di verità. La prima è che il mondo è fragile: in quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo… Non solo il sole, la luna, le stelle, ma anche le istituzio­ni, la società, l’economia, la famiglia e la nostra stessa vi­ta sono molto fragili. Altra verità del vangelo di oggi è che La spe­ranza ha l’immagine della prima fogliolina di fico: Dal­la pianta di fico imparate: quando spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina.
Allora dentro la fragilità drammatica della storia possiamo intuire come le doglie di un parto, come il passaggio dall’inverno alla primavera, come un uscire dalla notte alla luce. Ma oggi tutto è così doloroso che sembra un controsenso dichiarare queste cose. Io chiedo al Signore che possa regalare a tutti i credenti la grazia di non dire mai tutto è finito, bisogna farla finita con i cattivi. Chiedo al Signore che ci possa donare il coraggio necessario di vedere e di operare il bene anche oggi e se io non riesco  ad operare il bene perché sono paralizzato dalla paura, che mi conceda la grazia di vedere e di seguire i santi che sulla terra cercano il bene. Sono come stelle, sono mol­ti. Guardiamo a loro, per non sprecare i giusti del nostro mondo, per non dissipare il tesoro di bontà del nostro tempo, quel tesoro che ger­mina anche, come fogliolina di primavera, in ciascuna delle nostre case.

 Preghiamo

Continuiamo a pregare per la pace nel mondo e in questi giorni mettiamo sulle finestre delle nostre case una luce, una candela accesa, segno di pace. ricordiamo anche Gian Luca e la sua famiglia

3 pensieri su “domenica 15 novembre

  1. sr Rita

    Confusione anche interiore, in questi giorni. Mi sorgono domande che affido dalla preghiera. Come coniugare l’accoglienza evangelica delle differenze con la constatazione che in casa abbiamo situazioni che esplodono da un momento all’altro, rendendoci ancor più fragili? Grazie Don Sandro per l’invito a non perdere di vista il bene, le stelle che brillano anche nel nostro tempo. Le gemme portano uno spiraglio sul futuro buono. Preghiamo e coltiviamo la pace dentro di noi.

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  2. sr.Alida

    Quì a Cantello (rito ambrosiano )oggi prima domenica d’avvento e nel Vangelo di Luca 21 dice cose ancora piu’ terribili.,anche lì vi sono però sprazzi di speranza .Per ciò che mi riguarda mi trovo tra quelli ,che sono nella paura,un pò per ciò che capita all’improvviso vicino,un pò non è da me avere coraggio.C’è anche un non sò che di positivo che avverto ed è forse quello che dici don Sandro: l’invito a seguire i santi di oggi che cercano il bene,che come la natura ,le stelle ,la foglia ,il piccolo germoglio ,generano speranza.Grazie per la concretezza e la profondità dei vostri commenti, mentre faccio mie nella preghiera le intenzioni Buona domenica!.

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  3. Elena

    Nella notte tante luci, tante stelle, tanti angeli e un mondo unito attraverso una rete di silenzio attonito ma consapevole, disperato, ma desideroso di stringersi attorno a chi ha trovato anzitempo e violentemente il passaggio nella Luce infinita.
    Nessuno è immune…. e la linea di demarcazione tra bene e male è così labile nelle nostre fragili umanità.
    Stringici e uniscici, pure nel dolore e nella preghiera, fra le tue braccia, Signore. Le tue parole non passeranno… Dacci la forza di resistere alla tentazione di vendicarci del male e del torto subìto.
    In queste notti di silenzio e di preghiera personale e collettiva, ho sentito più grande, più forte e quasi prepotente il bisogno di dire alle persone che ho intorno quanto voglio loro bene, perchè di fronte a tanto orrore solo l’amore può qualcosa di assolutamente nuovo e vero. Vi voglio tanto bene e grazie perchè preghiamo insieme!
    Elena

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