domenica 11 luglio

di | 10 Luglio 2021

dal vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche. E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».
Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.

Commento

Tutti siamo chiamati all’annuncio del vangelo. Ciascuno nel proprio luogo, secondo le proprie capacità, secondo i doni ricevuti. Questo è fondamentale. Non si può prescindere da questo. Eppure esistono anche dei tratti comuni, delle caratteristiche che sono fondamentali per tutti i credenti. Il vangelo di oggi ne descrive una serie. Innanzi tutto la spoliazione. Non portare niente. Non è il discorso che non devo avere niente, ma che non devo confidare nelle cose, ma nel Signore. E poi credo che dobbiamo vigilare molto su cosa vuol dire una sobrietà, una povertà di vita. La seconda caratteristica è la libertà del discepolo. Se non ci accolgono andiamo da un’altra parte. Chi annuncia il Vangelo deve essere libero di lasciar trasparire solo l’amore di Dio che dona vita e per fare questo non deve avere interessi personali da proteggere, non deve avere nemmeno posizioni da mantenere né bisogno di influenzare gli altri con le proprie convinzioni: al contrario chi annuncia si mostra bisognoso di accoglienza e pronto ad andarsene se gli altri non volessero ascoltare. Nessuna violenza, nessuna pretesa: solo l’offerta di un amore indicibile, con la speranza che venga riconosciuto. D’altra parte non sarebbe possibile predicare come credibile il Vangelo di Gesù pretendendo di essere forti, perché lui non lo ha preteso, né pretendendo di convincere tutti, perché Gesù ha scelto la via della testimonianza, trasparente e mite fino alla fine: perché il Vangelo sia credibile per chi lo ascolta, la vita e le parole degli annunciatori devono essere capaci di mostrare lo stile di Gesù, la sua stessa vita spesa per guarire e liberare con le parole e i gesti.

Preghiamo

Preghiamo per tutti gli annunciatori del vangelo

Un pensiero su “domenica 11 luglio

  1. sr Alida

    Chi annuncia deve essere libero per annunciare solo l’amore di Dio… Vivere il presente nella consapevolezza di essere nelle mani grandi del Signore, vivere accesi da questo amore secondo le proprie capacità e doni, le gioie semplici dell’istante, e anche la non accoglienza… Con umiltà, il Signore sa di cuore libero e spoglio lì vi è gioia… Preghiamo per noi e per tutti gli annuciatori del Vangelo

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