condivisione

di | 23 Aprile 2024

Questa parola posso abbinarla a fraternità, amicizia; non riesco ad abbinarla a parole come rete o simili. Rete mi sa tanto ancora di efficienza, di visione da imprenditore che vuole sempre il meglio. Nella comunità faccio esperienza ogni giorno delle mie fatiche a fare fraternità e a creare occasioni di amicizia. Ma sperimento anche la grazia e la bellezza dell’altrui fraternità e amicizia. Non posso negarlo: sono fortunato in quanto ad amici. Se riescono a (sop)portare uno come me vuol dire che la fraternità e l’amicizia sono ancora possibili. Condividere, insieme a tutte le altre parole, è la base per uscire da un mondo efficientista che tante volte diventa la tentazione anche della chiesa. Creare le condizioni per reali spazi e tempi di condivisione dentro la chiesa e le comunità vuol dire dare spazio vero alla relazione di prossimità, di fraternità, alla relazione amicale. Rispetto al valore dell’efficienza e del merito e forse anche di certe strategie che mi sembrano quelle di un buon venditore e di un buon piazzista, il senso della condivisione amicale e fraterna offre spazi di maggior fiducia e di maggior legame che permette poi di lavorare al meglio insieme. Stiamo facendo una serie di incontri con un gruppo di giovani e ci rendiamo conto che diventa sempre più necessario uno sguardo di fiducia su tutto quanto ci diciamo e pensiamo. La parola fiducia e ascolto e condivisione sta alla base del nostro lavoro. Tutte le altre parole vengono dopo, di seguito, a seguire questa questione della fiducia. Le relazioni fraterne possono essere una buona parola di profezia oltre ogni dogma del faccio tanto, del sono efficiente quindi valgo e ci sono. Forse dobbiamo mettere in atto cammini che permettono di riscoprire di amicizie, di comunità, di impegno condiviso. Non mi interessa guadagnare qualcosa, mi interessa la gioia del camminare insieme. Oltre al fatto di smettere di sembrare efficienti per noi credenti è importante lasciare aperto la porta alla custodia di relazioni fiduciose e amicali. Preferisco il primato della relazione amicale che dell’efficienza.

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