Volevo parlare di un certo argomento che riguarda la giustizia, ma poi mi sono guardato dentro e mi sono detto adesso basta: alzati e cammina. Per la verità sono anche gli amici che mi hanno spinto in questa direzione. Ho scoperto una cosa interessante leggendo tra i testi biblici e i suoi commenti. Che è la seconda parola detta che vale, quella che produce cambiamento o in positivo o in negativo. La prima parola in genere è dolore, fatica, mancanza di fiducia e via dicendo e a volte io rimango come nella prima parola. Mi fermo lì. E’ come la prima parola dell’orto: semina e poi è chiaro che vengono tutte le altre parole: irrigare, zappare, pulire, far crescere. Sono queste seconde parole che danno forma alla prima che è seminare. Ma questa seconda parola nella bibbia è un atto di fiducia. Perché la seconda parola irrigare se poi non cresce niente perché tutto secca per il troppo sole? questo non è un atto di fiducia, ma un atto di sfiducia che si ferma alla prima parola e che blocca tutta la crescita. Sono le seconde parole belle che riusciamo a dire sul dolore che sbloccano il dolore e la vita. Sono le seconde parole belle dette dopo il fallimento che rilanciano la vita. Le prime parole ci inceppano, le seconde rilanciano. E allora oggi sento che devo rilanciare una sola parola, che è parola seconda dopo il fallimento e il dolore e si tratta della parola fiducia. Si tratta di credere ad una parola di Dio, ad una parola di amici che magari è parola seconda rispetto alla prima che è fallimento e dolore, ma che ridà fiato alla vita. Devo prendere in mano questa parola seconda cha ha il nome grandioso di fiducia e una volta presa in mano agire di conseguenza. Mi fido, anzi no mi affido.