vino del parroco

di | 28 Novembre 2021

Sto leggendo l’ennesimo romanzo di Louise Erdrich, il guardiano notturno. In pratica li ho letti tutti i suoi libri. Mi imbatto in una frase che dice così dobbiamo: tenerci stretto quello che vale. Tenere stretto mio padre. Ho collegato questa frase alla giornata di ieri, dove davvero sembrava che dovessi tenere stretto qualcosa di unico, qualcosa che non voglio mollare  a tutti i costi. Vado a pranzo da amici e mi offrono un vino dal nome: la vigna del parroco. Niente di strano direte voi. E invece per me questa cosa del vino del parroco ha messo in movimento un sacco di cose, di pensieri, di emozioni. Sono stato bene come curato e come parroco, non ho combinato dei grandi disastri, ho cercato di voler bene alla mia gente come meglio potevo, ma poi la vita mi ha portato per altre strade. Non voglio tenere stretta la vita da parroco. Ho altro da tenere stretto. Il vino del parroco da una buona sensazione di ebrezza, ma non è nemmeno quell’ebbrezza di essere parroco che voglio tenere stretto. A volte il vino del parroco regala sorsi di malinconia, ma nemmeno questo vogli tenere stretto. Oggi tante cose sono cambiate, ma quando ho fatto il parroco ai miei tempi le faccende erano più lineari, le mie parrocchie erano piccole e non erano ancora emersi tutti quei problemi della gestione parrocchiale che ci sono oggi e che non invidio a nessun parroco; tutto era più lineare, più semplice. Si incominciava ad intravvedere qualche nuvola all’orizzonte sul futuro delle nostre parrocchie, ma erano nuvole lontane e quindi per rassicurare tutti si diceva che da noi non sarebbe mia arrivata la crisi delle parrocchie con i suoi numeri in calo, con quella sua domanda perenne: cosa possiamo fare per coinvolgere. Ed invece il microscopico covid è arrivato è ha spazzato via tutte le certezze. E noi ci facciamo ancora la stessa domanda: come possiamo coinvolgere. Per essere degno della mia vocazione dovrei fare un gesto semplice, ma vero: sono qua per bere il vino del parroco, cioè sono qua disponibile per fare il parroco. Ed invece sento che è la cosa che non voglio tenere stretto. Sono certo che voglio tenere stretto il mio essere prete, ma tenerlo stretto nel modo che vi racconterò.  

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