venerdì 12 aprile

di | 11 Aprile 2024

Mc. 1,21-28

21 Andarono a Cafarnao e, entrato proprio di sabato nella sinagoga, Gesù si mise ad insegnare. 22 Ed erano stupiti del suo insegnamento, perché insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi. 23 Allora un uomo che era nella sinagoga, posseduto da uno spirito immondo, si mise a gridare: 24 «Che c’entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il santo di Dio». 25 E Gesù lo sgridò: «Taci! Esci da quell’uomo». 26 E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. 27 Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Una dottrina nuova insegnata con autorità. Comanda persino agli spiriti immondi e gli obbediscono!». 28 La sua fama si diffuse subito dovunque nei dintorni della Galilea.

Commento

Giovanni Battista frequentava il deserto, Gesù frequenta i villaggi, le città, frequenta i luoghi dove c’è un movimento di gente, di popolo. Sono i luoghi dove la gente lavora, vive, prega. E così eccolo entrare di sabato nella sinagoga di Cafarnao. Si dice che del suo insegnamento tutti rimanevano stupiti, meravigliati. Difficile dire perché rimanevano stupiti del suo insegnamento. Certo la folla lo seguiva e lo ascoltava. Il suo primo segno è l’incontro e la guarigione con uomo che stava nella sinagoga e che era posseduto da uno spirito immondo. Due sono le brevi riflessioni che voglio fare di fronte a questo segno. La prima. Gesù non rientra nella categoria dei guaritori, dei maghi, degli incantesimi, non lavora per effetti speciali. Sono invece segni di cura, di liberazione, di risanamento dello spirito e del corpo.  Lui gira per le strade entra in una sinagoga e incontra le persone e poi guarisce, libera dal male. La seconda riflessione riguarda il fatto che Gesù impone allo spirito del male di tacere e  di uscire dall’ uomo. di fatto l’unico che ha riconosciuto Gesù è proprio il male. Perché chiede di tacere? Lo dico così: la prima difesa dal male è non nominare il male, è far tacere il male. Il male non deve chiamarci, deve solo tacere dentro di noi.

Preghiamo

Preghiamo per la pace

2 pensieri su “venerdì 12 aprile

  1. sr Alida

    Gesù frequenta i luoghi dove la gente vive e lavora… Questa cosa che sembra scontata mi aiuta di più a saperlo vicino in quel che penso, che dico, che faccio. Si prende cura di me e di ciascuno, guarisce e libera.. Fa tacere il male… Devo tener ben presente anche quest’ultimo particolare, ravviva Signore in me la fede nella tua presenza, rinnovo con voi la preghiera per la pace.

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  2. Elena

    Il male ci conosce, sa come catturarci attraverso le nostre debolezze. Il male la sa lunga sul bene. Lo vediamo ogni giorno, nelle nostre storie personali e mondiali. Chiedo al Signore di fare tacere il male perché nella mia vita possano germogliare pensieri, parole e gesti amorevoli e positivi, cosa non sempre facile. Il male è in agguato, in forme semplici, quasi banali e apparentemente innocue, e in forme tortuose e complesse, perverse ed eclatanti. Dammi, Signore, la capacità di discernere e di sentire la tua parola che mette a tacere anche in me ciò che è male. Ogni giorno.

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