sabato 16 marzo

di | 15 Marzo 2024

Ez. 44,15-31

15 Ma i sacerdoti leviti, figli di Sadoc, i quali hanno mantenuto l’incarico che avevano del mio santuario quando i figli d’Israele si sviavano da me, saranno quelli che si accosteranno a me per fare il mio servizio, e che si terranno davanti a me per offrirmi il grasso e il sangue”, dice il Signore, DIO. 16 “Essi entreranno nel mio santuario, essi si accosteranno alla mia tavola per servirmi, e compiranno tutto il mio servizio. 17 Quando entreranno per le porte del cortile interno, indosseranno vesti di lino; non avranno addosso lana di sorta quando faranno il servizio alle porte del cortile interno e nella casa. 18 Avranno in capo tiare di lino e mutande di lino ai fianchi; non indosseranno indumenti che fanno sudare. 19 Ma quando usciranno per andare nel cortile esterno, nel cortile esterno verso il popolo, si toglieranno i paramenti con i quali avranno fatto il servizio e li deporranno nelle camere del santuario; indosseranno altre vesti, per non santificare il popolo con i loro paramenti. 20 Non si raderanno il capo e non si lasceranno crescere i capelli; ma porteranno i capelli corti. 21 Nessun sacerdote berrà vino, quando entrerà nel cortile interno. 22 Non prenderanno in moglie né una vedova, né una donna ripudiata, ma prenderanno delle vergini della discendenza della casa d’Israele; potranno però prendere delle vedove, che siano vedove di sacerdoti. 23 Insegneranno al mio popolo a distinguere fra il sacro e il profano, e gli faranno conoscere la differenza tra ciò che è impuro e ciò che è puro. 24 In casi di processo, spetterà a loro il giudicare; giudicheranno secondo le mie prescrizioni; osserveranno le mie leggi e i miei statuti in tutte le mie feste; santificheranno i miei sabati. 25 Il sacerdote non entrerà dov’è un morto, per non rendersi impuro; non si potrà rendere impuro che per il padre, per la madre, per un figlio, per una figlia, per un fratello o per una sorella non sposata. 26 Dopo la sua purificazione, gli si conteranno sette giorni; 27 il giorno che entrerà nel santuario, nel cortile interno, per fare il servizio nel santuario, offrirà il suo sacrificio espiatorio”, dice il Signore, DIO. 28 “Avranno un’eredità: Io sarò la loro eredità; voi non darete loro alcun possesso in Israele: io sono il loro possesso. 29 Essi si nutriranno delle offerte, dei sacrifici espiatori e dei sacrifici per la colpa; ogni cosa votata allo sterminio in Israele sarà loro. 30 Le primizie dei primi prodotti d’ogni sorta, tutte le offerte di qualsivoglia cosa che offrirete per elevazione, saranno dei sacerdoti; darete pure al sacerdote le primizie della vostra pasta, affinché la benedizione riposi sulla vostra casa. 31 I sacerdoti non mangeranno carne di nessun uccello né di alcun animale morto da sé o sbranato.

Commento

La profezia di Ezechiele sulla gloria di Dio e sul nuovo tempio lentamente viene codificata, viene messa in un codice dagli stessi sacerdoti del tempio che vediamo descritta in tutte queste pagine. Qualcuno presuppone che questi capitoli sul tempio e sul regolamento del tempio sono sati aggiunti dopo e non sono propri di Ezechiele. Al di là di questa questione succede che dopo l’esilio, una scuola di scribi sviluppò il manoscritto originario di Ezechiele, quella visione profetica fu trasformata in una sorta di magna carta per la ricostituzione del culto nel nuovo tempio di Gerusalemme. La grande manifestazione di Dio e le grandi visioni di Ezechiele divennero un’autorevolissima legittimazione delle nuove norme religiose: e così la visione profetica di Ezechiele divenne religione normata.  Il grande nome di Ezechiele, profeta e sacerdote, fornì una tradizione su cui fondare una riforma delle pratiche religiose e sacerdotali. E così questi capitoli sono diventati una raccolta di regolamenti per la riforma della gestione ordinaria e straordinaria del tempio. Certo in questo modo si rischia di perdere la profezia originaria, ma sappiamo bene che ogni profezia ha anche bisogno di una norma. L’importante è che la norma rispecchi il più possibile la profezia.

Preghiamo

Preghiamo per la chiesa

2 pensieri su “sabato 16 marzo

  1. sr Alida

    Importante è che la norma rispecchi la profezia, aiuti a distinguere ciò che è bene ciò che importa di più al cuore e al vivere umano, che distingue nel possibile il acro dal profano o lì unisca per scorgere nuove opportunità… Migliorando il tempo che si vive, non solo, sulle tecniche di oggi. Ma sull’essenziale per vivere. Mi unisco alla preghiera per la Chiesa.

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  2. Elena

    Credo che le norme servano a regolare un po’ la vita, purché non si diventi schiavi delle norme a scapito dell’umanità. Il rischio è sempre dietro l’angolo.
    Prego con voi per la chiesa.

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