ri-cominciamenti

di | 14 Dicembre 2021

Non so se è una parola della lingua italiana, ma ri-cominciamento suona bene nella mia mente e nel mio cuore. Ha un buon suono. E allora uso questa parola. Un ri-cominciamento nel segno della luce. Un ri-cominciamento che vuole narrare una nuova vita. Mi è successo due volte ieri di assistere a dei ri-cominciamenti. E si tratta di due ri-cominciamenti che partono da storie drammatiche, storie di fallimento, storie di desiderio di novità dopo un lungo tempo di vita vissuta in un certo modo. Chiudo con una esperienza e apro con un’altra. Chiudo con una vicenda e apro qualcosa di nuovo. Prima di tutto non è poi così semplice chiudere e riaprire. E già qui ci vuole del coraggio. E poi ri-comincio con in mano non delle certezze, ma tante incognite. Il ri-cominciamento è un cammino-pellegrinaggio dove sono più le incognite che le certezze. È per questo che faccio fatica nei ri-cominciamenti. È vero che il Natale è festa della luce, ma a me sembra una festa che è diventata stanziale, fermi, seduti, attorno ad un tavolo. Fermi seduti in chiesa a sentire il coro che canta le canzoni di natale. L’unico movimento natalizio è il giro alle bancarelle di Natale dove l’unica luce è quella artificiale delle luminarie. L’altro movimento natalizio è quello delle lunghe code in strada e nei centri dove abbondano i regali. Poi i regali si mettono sotto l’albero e diventano stanziali anche loro. Il natale pensato così non è ri-cominciamento, ma staticità, stanzialità. Come il gregge di pecore che d’estate fanno la transumanza, e questo è il vero ricominciamento; mentre d’inverno se ne stanno stanziali, ferme in una stalla. Il ri-cominciamento è invece il segno di una ricerca continua, di un movimento continuo e dentro questo continuo movimento rivedo ogni volta, in ogni passaggio, la luce. Ogni giorno io mi azzardo in un viaggio – transumanza, mi azzardo in un continuo movimento. È vero ho paura a fare la mia transumanza quotidiana, ma alla fine mi lancio in un ri-cominciamento che è già luce nel suo inizio, nel suo cammino ed è luce alla fine del cammino. Eppure i ricominciamenti che ho visto ieri mi hanno messo addosso un po’ di tristezza. Sono infatti ri-cominciamenti senza prospettive, sono ri-cominciamenti senza sogni e desideri. Ma il gioco della libertà prevede anche questo: lasciare andare in un ri- cominciamento senza sogni nel cassetto. Lascio andare ma con la tristezza nel cuore.

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