ombra

di | 27 Ottobre 2021

Non posso svelare di chi è questa foto e soprattutto di chi è l’ombra che si riflette sul prato. Ma chi legge può benissimo sorridere vendendo questa foto. Anche questa stava tra le foto di don Roberto.  Posso essere ombra di qualcuno per tutta la vita. Mia madre mi diceva sempre che mi facevo condizionare dagli altri. Queste cose le madri le dicono sempre. Io che non volevo essere ombra di  nessuno combinavo guai per affermare me stesso. io non sono l’ombra di nessuno. E forse mi è rimasto questo pensiero dentro. E quindi anche oggi rischio di affermare me stesso per non cadere in quella cosa che si chiama essere ombra di qualcuno. Don Roberto non era l’ombra di nessuno, sapeva essere se stesso senza fare ombra a nessuno. Questa foto mi fa venire in mente un altro pensiero riguardo l’ombra. Non può esistere un’ombra se non esiste una luce che riflette l’ombra. È la luce che da vita ad un’ombra. Ritengo che don Roberto era in grado di cercare quella buona luce che permetteva alla sua ombra di esistere. E sì perché a volte sei nell’ombra della vita ed hai bisogno di un fascio di luce che aiuta a dare forme vive proprio all’ombra, al buio. Senza una luce rimane solo notte e non esisterebbero nemmeno le forme, le ombre. Quasi in un gioco strano l’ombra ha bisogno della luce e la luce ha bisogno  dell’ombra. Luci ed ombre stanno insieme. E nella vita di don Roberto la luce della sua storia luminosa, va di pari passi all’ombra, alla fatica della malattia. Oso dire di più. In don Roberto l’ombra della malattia e la luce della vita si erano come fuse insieme. Forse rimanendo nell’ombra e accogliendo la nostra ombra  vedremo meglio la luce che c’è in noi e attorno a noi.

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