oblio o visibilità

di | 15 Giugno 2021

se dico oblio tutti subito dicono che è la parola giusta. Perché questa è la parola moralmente buona. Visibilità non è moralmente bella. Poi improvvisamente, ma con molta umiltà sempre e dovunque, (così ci giustifichiamo) viene la nostra possibilità di visibilità e allora di colpo usciamo dall’oblio. Ma sempre tutto con la dovuta umiltà, con la dovuta capacità di coinvolgimento e di condivisione. Sono polemico, ma perché sta storia dell’oblio e della visibilità è uno di quei luoghi dove maggiormente emerge la contraddizione del diritto e del rovescio. Io sono sincero: io ho bisogno di visibilità e non sono per niente umile quando la cerco. Ne ho bisogno punto e basta. poi rientro in me e incomincio a macinare pensieri sull’oblio di sé. Ho letto un libro fantastico intitolato l’oblio di sé. È la storia romanzata e quasi raccontata in forma autobiografica di Charles de Fuocauld. Cercava l’oblio di sé e ha trovato questo oblio solo alla fine della sua vita. Per il resto è sempre stata una lotta tra visibilità e oblio. E lui è santo. Non so voi, ma in me questa lotta è quotidiana, è aperta e non so bene quando si concluderà. Forse mai. So che il nascondimento è un grande valore spirituale, è un grande traguardo della vita interiore, ma so anche che è una lotta continua. So che quello del nascondimento è il valore vero, ma so anche come è un valore troppo alto. Per oblio intendo la capacità di fare le cose, rimanendo al proprio posto e non cercando visibilità umana. Ho conosciuto alcune persone fatte così. Ricordo mio padre nel suo dignitoso oblio. Nella famiglia: c’era sempre ma con un oblio unico. Le missioni: quante raccolte di carta e cartone e ferro e tutto il resto fatte per una vita e tutto senza mai cercare un riconoscimento. Era giusto fare così e lo faceva. Punto e basta. e poi l’uomo di un oblio unico. L’uomo ricercato da tanti e che viveva il suo oblio in silenzio: don Roberto. Quando gli hanno proposto di aprire un’altra comunità lui rispose che bastava quella. E fece così. Ho vissuto un momento intimo profondo e intenso ieri sera, interrotto da una strana riunione, un momento di  profonda riconciliazione tra genitori e figli. Rimarrà nascosto ai più quel momento, sarà come un oblio di se, ma per chi ha vissuto quel momento è stata visibilità pura di amore vicendevole, di perdono, di inizio di un percorso. Non finirà sui social quel momento, ma resterà visibile  nel cuore di tutti coloro che lo hanno vissuto. Aiutami a vivere così il mio oblio e la mia visibilità, fa in modo che io possa trattenere nel cuore questi attimi di perdono. E poi, una volta avvenuti, lasciali nel profondo nel cuore senza che diventino visibili.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.