miei sogni

di | 1 Agosto 2021

Qualcuno mi ha chiesto di raccontare i miei sogni. Non ho più sogno universali, ma nel cuore trattengo parte di tutto l’universo. Non è più il tempo dei grandi ideali, è il tempo delle cose semplici, dei percorsi umili, piccoli percorsi di fraternità e di convivialità. Don Milani scrisse in una lettera memorabile indirizzata a  Nadia Neri queste parole: non si possono amare tutti gli uomini. Si può amare una classe sola. Ma non si può nemmeno amare tutta una classe sociale se non potenzialmente. Di fatto si può amare solo un numero di persone limitato, forse qualche decina  forse qualche centinaio. E siccome l’esperienza ci dice che all’uomo è possibile solo questo, mi pare evidente che Dio non ci chiede di più… Quando avrai perso la testa, come l’ho persa io, dietro poche decine di creature, troverai Dio come premio. Condivido in pieno, non posso sognare di amare tutti gli uomini. Posso amare quelle poche o tante persone che la vita, il Signore mi affida ogni giorno.  Posso amare solo un piccolo numero di persone. Posso avere tante conoscenze, ma Dio non mi chiede di amare tutti allo stesso modo. I miei sogni sono limitati a quel piccolo gruppo di persone che incontro  ogni giorno. Sogno per ciascuno un riscatto, una liberazione. In questo momento, mentre scrivo passo in rassegna i loro volti e per ciascuno ho un sogno: sogno un percorso di autonomia, sogno un permesso di soggiorno sogno la capacità di scegliere e di stare nelle scelte, sogno una serenità interiore, sogno gli ultimi giorni felici e liberi, sogno un risveglio dopo un lungo sonno, sogno l’uscita da un tunnel, sogno la voglia di prendersi in mano, sogno l’uscita da un grande e prolungato boh.  Ogni sogno è particolare, è per ogni volto dei ragazzi e degli adulti che vedo. E non posso non fare a meno di sognare riscatti e giorni sereni per tanti papà e mamme. Sempre sogni particolari, perché solo fissando dei sogni particolari poi forse insieme li possiamo raggiungere e realizzare. Si, sogno il particolare perché forse il particolare posso realizzarlo. Sogno il particolare perché riesco a renderlo concreto. Ma in quei volti dei miei ragazzi vedo tutti i volti di tutti quelli che conosco e allora anche se opero nel particolare non posso non ricordare tutti, non posso non portare nel cuore tutti. Forse un sogno più grande, quasi universale è presente nel mio cuore. Sogno una chiesa libera, povera, capacità di abbassamento, capace di benedire tutti, una chiesa dove uomini e donne hanno lo stesso valore, dove il prete non dirige ma serve una comunità. Ma anche qui nel mio piccolo questo sogno lo posso realizzare nel particolare delle comunità che sono chiamato a servire.

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