memoria

di | 7 Novembre 2022

memoria. In questi giorni questa parola è stata usata in tantissimi modi. E meno male che ancora viene usata. Ovviamente non si tratta della memoria del ricordare le cose a memoria, del non dimenticare niente. Io qui sono già spacciato. Facevo una fatica a mettere insieme due versi a memoria e allora inventavo le poesie. Andavo di fantasia e ancora oggi poca memoria e tanta fantasia. La memoria di cui parlo è la memoria della storia, delle vicende umane. Quando ero a scuola amavo la storia, mi piaceva capire come erano andate le cose nel corso del tempo. Mi hanno sempre detto che studiare la storia aiuta a pensare il futuro. Anche questa cosa è vera. Poi dipende da come guardiamo la storia, da quale angolatura leggiamo gli avvenimenti, perché da questo modo di guardare la storia dipende il futuro. Il mio sguardo, il mio approccio alla storia  è quello della gente semplice, anzi della povera gente, quella che subisce in maniera assurda le grandi scelte e le grandi contraddizioni dei grandi del mondo. Tutto sembra dipendere da loro, ma chi impatta con le scelte dei grandi è la gente comune, sono le persone semplici. Forse posso aggiungere a questa riflessione sulla memoria un appunto in più. la memoria del passato ci può dire una cosa interessante: il passato letto con attenzione ci può dire come sarà il futuro, ci può aprire alla speranza o alla disperazione. Leggere per esempio il passato di come l’uomo ha sperperato i beni della terra, di come ha distrutto madre terra, ci può aiutare a pensare ad un futuro dove torniamo ad amare la terra. Ormai lo sappiamo che le scelte fatte negli anni ci stanno portando verso una situazione drammatica dal punto di vista ambientale e umano. E allora perché, anche se abbiamo letto bene la storia continuiamo in questo percorso di autodistruzione? Forse perché non sappiamo staccarci da un modello che nel passato ha provocato danni. Forse perché conosciamo, siamo informati,  sappiamo bene tutto, ma non vogliamo cambiare il paradigma della storia. la memoria prepara il futuro a condizione che ci stacchiamo da un modello che sappiamo non ha funzionato. Questo cambiamento purtroppo non lo sappiamo fare. Fare memoria senza cambiare non serve per  costruire il futuro.

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