martedì 28 marzo

di | 27 Marzo 2017

fiori Matteo 15,1-9

1 In quel tempo alcuni farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemme, si avvicinarono a Gesù e gli dissero: 2 «Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Infatti quando prendono cibo non si lavano le mani!». 3 Ed egli rispose loro: «E voi, perché trasgredite il comandamento di Dio in nome della vostra tradizione? 4 Dio ha detto: Onora il padre e la madre e inoltre: Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte. 5 Voi invece dite: “Chiunque dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è un’offerta a Dio, 6 non è più tenuto a onorare suo padre”. Così avete annullato la parola di Dio con la vostra tradizione. 7 Ipocriti! Bene ha profetato di voi Isaia, dicendo: 8 Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. 9 Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini».

Commento

la scelta di Gesù di stare dalla parte dei piccoli e dei poveri genera questa discussione accesa tra Lui e i farisei che sono custodi privilegiati della tradizione e interpreti ufficiali della fede e della morale del popolo, tradizione che Gesù sembra non rispettare. Mettendo in evidenza, come fanno scribi e farisei, tradizione e regole si oscura alla fine la forza della parola di Dio che vuole incontrare l’uomo. I precetti diventano obbrobriosi quando sostituiscono il dato fondamentale della fede e della vita del popolo di Dio. E portano all’infedeltà grave verso i precetti del Signore. Gli esempi che Gesù porta per mettere in evidenza come il precetto che non guarda l’uomo rimane vuoto riguardano il cibo e il rapporto con i genitori. L’accusa di Gesù è severa: “…avete annullato la parola di Dio con la vostra tradizione”. Notate bene come Gesù non voglia essere il sovvertitore dell’ordine e della pace vera. Per questo Egli cita l’antico profeta e dichiara che il pericolo di queste deviazioni della legge e della tradizione sono gravi e devastanti. Ieri come oggi. Per la nostra vita personale, per la coscienza di ciascuno, come per il cammino e per la vita di tutto il Popolo di Dio.

Commento

preghiamo per Marco.

2 pensieri su “martedì 28 marzo

  1. sr Rita

    Onorare Dio con le labbra e avere il cuore lontano…Una situazione che si può verificare nei confronti di Dio, ma anche delle persone. La libertà del cuore permette di coniugare doveri e tradizioni, legge e novità. Quanto farisaismo si annida ancora nel nostro cuore. Il Signore ci liberi e ci renda aperti all’ascolto vero della sua parola di libertà.

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  2. Elena

    Già nel Vangelo di domenica si sprecano parole e pensieri per affermare ciò che è ingiusto in nome di giustizie effimere e ipocrite, che Gesù smonta pezzo per pezzo. Gli uomini costruiscono difese usando parole belle quanto vuote. La verità dov’è?
    Nelle piccole cose ordinarie, sante e giuste, non per pretesa ma per fatti… Che il Signore Gesù ci illumini nella ricerca e nel coltivare ciò che veramente ha senso e rende migliori le persone e le relazioni. Preghiamo per Marco e per chi è ancora capace di guardare oltre e attraverso le tradizioni, le culture, le norme nella ricerca di Te.

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