martedì 14 febbraio

di | 13 Febbraio 2023

Esodo 19,9-25

Il Signore disse a Mosè: “Ecco, io sto per venire verso di te in una densa nube, perché il popolo senta quando io parlerò con te e credano per sempre anche a te”. Mosè riferì al Signore le parole del popolo. 10Il Signore disse a Mosè: “Va’ dal popolo e santificalo, oggi e domani: lavino le loro vesti 11e si tengano pronti per il terzo giorno, perché nel terzo giorno il Signore scenderà sul monte Sinai, alla vista di tutto il popolo. 12Fisserai per il popolo un limite tutto attorno, dicendo: “Guardatevi dal salire sul monte e dal toccarne le falde. Chiunque toccherà il monte sarà messo a morte. 13Nessuna mano però dovrà toccare costui: dovrà essere lapidato o colpito con tiro di arco. Animale o uomo, non dovrà sopravvivere”. Solo quando suonerà il corno, essi potranno salire sul monte”. 14Mosè scese dal monte verso il popolo; egli fece santificare il popolo, ed essi lavarono le loro vesti. 15Poi disse al popolo: “Siate pronti per il terzo giorno: non unitevi a donna”. Il terzo giorno, sul far del mattino, vi furono tuoni e lampi, una nube densa sul monte e un suono fortissimo di corno: tutto il popolo che era nell’accampamento fu scosso da tremore. 17Allora Mosè fece uscire il popolo dall’accampamento incontro a Dio. Essi stettero in piedi alle falde del monte. 18Il monte Sinai era tutto fumante, perché su di esso era sceso il Signore nel fuoco, e ne saliva il fumo come il fumo di una fornace: tutto il monte tremava molto. 19Il suono del corno diventava sempre più intenso: Mosè parlava e Dio gli rispondeva con una voce. 20Il Signore scese dunque sul monte Sinai, sulla vetta del monte, e il Signore chiamò Mosè sulla vetta del monte. Mosè salì. 21Il Signore disse a Mosè: “Scendi, scongiura il popolo di non irrompere verso il Signore per vedere, altrimenti ne cadrà una moltitudine! 22Anche i sacerdoti, che si avvicinano al Signore, si santifichino, altrimenti il Signore si avventerà contro di loro!”. 23Mosè disse al Signore: “Il popolo non può salire al monte Sinai, perché tu stesso ci hai avvertito dicendo: “Delimita il monte e dichiaralo sacro””. 24Il Signore gli disse: “Va’, scendi, poi salirai tu e Aronne con te. Ma i sacerdoti e il popolo non si precipitino per salire verso il Signore, altrimenti egli si avventerà contro di loro!”. 25Mosè scese verso il popolo e parlò loro.

Commento

L’alleanza al Sinai si va delineando lentamente. Vorrei sottolineare oggi due aspetti. Il primo è il senso di mistero che sta attorno a Dio. Questo mistero è sottolineato da nubi, lampi e tutto una serie di elementi che sembrano oscurare la presenza di Dio. Anche l’idea che il popolo deve stare a distanza e non può salire sul monte mostra come è sottolineato questo mistero di Dio. L’unico che si avvicina al Signore è Mosè, che continua questo suo andare avanti e indietro dalla vetta del monte al popolo che sta alle pendici del monte. Qui il mistero di Dio non è pensato come ad un Dio lontano dall’uomo, ma semplicemente si vuole sottolineare come l’uomo non può appropriarsi di Dio, rimane una certa distanza, un qualcosa che non si può prendere. Dio è sempre oltre la nostra comprensione e noi non possiamo impossessarci di questo mistero. Il secondo elemento da sottolineare è che la natura, il creato in tutti i suoi elementi, da una parte aiutano a mantenere il mistero di Dio, dall’altra fanno da mediatore tra cielo e terra, tra uomo e Dio. Credo che il creato con tutti i suoi elementi possono in qualche modo aiutarci a comprendere il mistero di Dio. Ad una condizione: che l’uomo non diventi proprietario del creato, ma rimanga come sulla soglia di un mistero che è la creazione. io chiamo questo stare sulla soglia del mistero mistica. E nemmeno pensare che può far diventare il creato con tutti i suoi elementi un idolo e non un tramite che rimanda a Dio, un segno della bontà di Dio.

Preghiamo

In questa giornata di San Valentino preghiamo per tutti gli innamorati

Un pensiero su “martedì 14 febbraio

  1. srAlida

    Il senso del mistero di Dio, creazione, essere viventi siamo noi.. Ringrazio il Signore, per il dono che ciascuno è ed è per gli altri. Per tutti gli innamorati preghiamo, senza dimenticare di portare a Lui le guerre, il terremoto.

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