Un giorno il grande scrittore Goethe stava viaggiando in Italia. Era sul monte baldo. Da lì la vista sul lago di Garda è meravigliosa, così dice Goethe. Egli scende dal suo calesse e ammira il panorama meraviglioso, poi fa come un gesto di stizza. Come mai non un gesto di gioia? Il perché del gesto di stizza sta in queste parole: Nemmeno un amico con cui condividere questa meraviglia. Nemmeno un amico. Per fortuna la vita di Namas ha conosciuto tanti amici e con loro ha potuto contemplare paesaggi meravigliosi. E non solo contemplare paesaggi meravigliosi, ma gustare la bellezza dell’essere amici. Questo intermezzo ha come lo scopo di dare il giusto valore agli amici. Lui diceva che esistevano quelli di vecchia data e poi i recenti. Premesso che meritavano tutti la stessa attenzione, lo stesso rispetto, ma questo non impediva a lui di portare nel cuore con grande attenzione e meraviglia gli amici di vecchia data. Ne ha persi pochi di amici lungo il cammino della vita, ma anche questi li ha sempre ricordati con attenzione. Io sono più volubile in amicizia costruisco belle amicizie e poi un poi dopo un po’ le perdo per la strada. Ma non perché non ci si vede più, la maggior parte delle volte è perché non ho la sufficiente cura nei confronti degli amici. E quindi ci perdiamo di vista. Questo breve intermezzo è un elogio all’amicizia che Namas curava in maniera maniacale. Nessun amico con cui condividere questa meraviglia a volte lo dico io no di certo Namas. So che sono circondato da buoni amici, ma a volte questo non lo capisco fino in fondo. Forse perché non ho ancora imparato l’arte del grazie. Nessun amico con cui contemplare questa meraviglia. Imparerò anche io come Namas a prendermi cura degli amici con maggiore attenzione e alloro potrò dire: ecco un amico con cui contemplare questa meraviglia. in amicizia si deve osare sempre di più fino a dire come è scritto nella parola sacra: non c’è amore più grande che dare la vita per gli amici.