domenica 4 febbraio

di | 3 Febbraio 2024

5 domenica T. Ordinario

Mc 1,29-39
 
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, andò subito nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e di Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva. Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano. Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui, si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.

Commento

Son tre scene legate tra loro. Sono tre momenti che si realizzano subito. Non c’è attesa, c’è solo un urgenza. La prima scena si svolge nella casa di Pietro che è la nuova sinagoga dove Gesù guarisce e insegna. La suocera di Pietro ha la febbre e lui la guarisce e lei incomincia a servirli. Non si tratta della condizione della donna che è colei che è deputata a servire, ma della condizione del cristiano che è colui che come Gesù si abbassa e serve. La seconda scena narra di come tutti portano alla porta della città i loro malati e li pongono davanti Gesù, il quale ne guarisce molti. Qui c’è un fraintendimento: Gesù non è il mago che guarisce tutti, lui non è venuto per fare il mago, ma per liberare l’uomo da ogni forma di male. Gesù fugge via da questa situazione e si ritira a pregare. Ed ecco la terza scena mentre è solo a pregare arrivano i suoi discepoli: tutti ti cercano e lui si allontana e va a predicare in ogni villaggio della galilea. Il legame tra questi tre momenti è questo: Gesù rifiuta ogni parte di successo, rifiuta l’equivoco che può creare tutta la folla che lo cerca. Lui non cerca successo, lui cerca solo il bene dell’uomo ecco perché fugge via ogni volta che intravede una forma di successo.

Preghiamo

Preghiamo per Claudio

2 pensieri su “domenica 4 febbraio

  1. Elena

    E quanto è difficile, invece per noi, rifuggire ogni forma di successo e di acclamazione, ogni forma di pubblico riconoscimento! Spesso dimentichiamo il nostro ruolo di servizio silenzioso, umile,fraterno, gratuito e basta. Gesù non dimentica il suo. Prende e va dove deve andare….
    Unisco la mia preghiera a quella di tutti noi, per Claudio e per quanto custodiamo nel cuore.

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  2. sr Alida

    Gesù nel guarire e liberare usa l’arte della vicinanza :compassione prendere per mano sollevare, tenerezza…Le porte aperte al tramonto insieme alla evidente azione di Gesù creano fiducia, tutti possono avvicinarsi… Egli agisce non per essere osannato, ma perché è in contatto con il Padre, gli stessi gesti che Lui usa per guarire sono gli stessi che chiede a me, a noi per servire, e parlare a Lui di chi ha bisogno del suo aiuto. Mentre preghiamo per Claudio, ricordiamo e parliamo a Lui di tutte le persone che abbiamo in cuore e sempre una accorata preghiera per la pace. .

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