21 domenica T. Ordinario Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.
Commento
Il Vangelo è racconto di una persona, non esposizione di un’idea, per cui Dio non è da definire o da credere, è da vivere. Gesù domanda ai suoi: Chi sono io per te? Ossia, cosa c’entro con la tua vita? I religiosi risponderanno, come sempre, con sentenze dogmatiche e verità assolute: I religiosi son coloro che pensano di conoscere Dio nella misura in cui lo ‘pensano’. Aver fede, seguire Gesù, insomma essere cristiani significa giocarsi la vita in ciò che lui ha indicato come il segreto della felicità, o se vogliamo come salvezza: impegnarsi per la giustizia, la pace, la tolleranza e la libertà degli umani. D’altra parte Gesù non s’è limitato a fare catechesi su Dio, ma l’ha reso presente, l’ha incarnato nella sua persona solidarizzando con gli ultimi. Quindi Gesù sembra chiedere ai suoi discepoli non una formula per credere, ma di giocare la vita per Lui. Essere uomini e donne religiose vuol dire giocare la vita da discepolo del Signore. Ma occorre non dire a nessuno che egli è il Cristo almeno sino a quando Gesù non sarà elevato da terra. Detto in altre parole, è del tutto inutile ’dire’ le grandi verità di fede se non lo s’incarna nel mondo attraverso la modalità dell’amore che va fino alla fine (la croce). Ogni conoscenza di Dio che non passa dal crogiuolo della croce, ossia dall’amore verso i fratelli è falsa.
Preghiamo
Preghiamo per tutti i nostri amici
Se il cristiano è chiamato a conformarsi a Cristo allora non c’è come fermarsi alle definizioni teoriche. Siccome è un processo lungo quanto la nostra vita…siamo sempre in formazione e in divenire.
Chi sono per te ?Gesù me lo chiede non per sentito dire o per opinione ,ma per esperienza ,ed è cammino del cuore che dura sempre…nel cuore posso far nascere Gesù per donarlo o farlo morire o nasconderlo . ,Chiediamo lo Spirito per vivere la Sua presenza e preghiamo per tutti i nostri amici e per le vicende sofferte delle famiglie e del mondo che han bisogno di speranza e consolazione .