alfabeto

di | 31 Marzo 2022

C’è un salmo nella bibbia, il num 119, che è definito da Ravasi, il grande biblista come il monumentale alfabeto delle parola di Dio. È un salmo che esalta la parola di Dio, ma la caratteristica del salmo è che ogni strofa inizia con una lettera dell’alfabeto ebraico, dalla prima che è alef all’ultima che è tau. Dice il cardinal Martini nel suo commento a questo salmo: “ Come in un rosario, che si snoda dall’alef alla tau, dall’ A alla Z, il fedele deve lasciarsi conquistare da questo filo orante continuo, il più lungo di tutto il Salterio, e deve professare la sua gioia di essere sempre con Dio in tutte le sue ore e le sue scelte di vita. “  e il grande Bonhoeffer scriveva: «Indubbiamente il Salmo 119 è particolarmente pesante per la sua lunghezza e monotonia; ma proprio dobbiamo procedere parola per parola, frase per frase, molto lentamente, pazientemente. Scopriremo allora che le apparenti ripetizioni sono in realtà aspetti nuovi di una sola e medesima realtà: l’amore per la parola di Dio. Come quest’amore non può avere mai fine, così non hanno fine le parole che lo confessano. “ perché mi sono introdotto così? Non perché voglio scrivere qualcosa che si mette in competizione con la parola sacra, in particolare con questo salmo. La parola sacra rimane il paradigma della mia vita. invece proprio partendo dall’esempio di questo salmo alfabetico, voglio provare anche io a scrivere il mio rosario di lettere dell’alfabeto. Ovviamente dell’alfabeto italiano. Dalla a alla z. l’idea mi è venuta mentre rileggevo questo salmo. E perché questa idea? Perché credo che oggi abbiamo bisogno di avere lettere antiche per scrivere parole nuove, parole di pace, parole di vita, parole di speranza. Ogni giorno come in un rosario una lettera, una parola, un commento alla parola. Non so dove mi porterà tale piccola impresa. Il desiderio è quello di ripetere all’infinito con toni e parole diverse l’unica parola che vale la pena conoscere, amare e vivere fino in fondo. Parola dopo parola, lettera dopo lettera, cantare la grandezza della carità infinita, dell’amore amato e vissuto. Incominciando da domani con la prima lettera dell’alfabeto, la lettera a. ed è chiaro che alla lettera a corrisponderà la parola amore.

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