Matteo 11,1-10
1 Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città. 2 Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò 3 a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». 4 Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: 5 i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. 6 E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!». 7 Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? 8 Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! 9 Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. 10 Egli è colui del quale sta scritto: Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via.
Commento
I capitoli 11 e 12 di Matteo trattano il tema importantissimo dell’incontro-confronto-accoglienza-scontro e rifiuto di Gesù da parte del Popolo di Dio,gli ebrei, popolo dal quale Gesù ha ricevuto la carne, e alle cui leggi e tradizioni Egli si è totalmente sottomesso dandone l’ultima e più matura interpretazione come economia della profezia e della preparazione in attesa del Messia. Per questo è significativo che il cap.11 si apra con la figura di Giovanni Battista, l’ultimo e più maturo segno dell’attesa di Israele e umile e forte luogo del riconoscimento e dell’accoglienza di Gesù, il Cristo di Dio. Gesù insegna e predica. Insegnare era il verbo tipico del rabbino che insegnava la legge di Mosè e quindi anche Gesù è maestro che parte dall’ insegnamento della legge. Predicare è il verbo tipico dell’annuncio del vangelo e Gesù lo utilizza per passare dalla legge al regno, dall’antico al nuovo. Giovanni Battista dal carcere ascolta Gesù e la sua predicazione. L’ultimo rappresentante del Primo testamento dal carcere fa il passaggio al nuovo testamento. È come se Gesù volesse chiedere al suo popolo di fare il passaggio dal vecchio testamento al nuovo, dalla legge alla grazia. E la stessa cosa la chiede a tutti noi: dalla legge alla grazia, dai programmi al cuore. È un passaggio sempre impegnativo che il popolo ebreo nella sua parte più religiosa non ha saputo fare. Mi sembra che una chiesa che cerca nuove vie di evangelizzazione deve essere in grado di fare questo passaggio, ma ho sempre l’impressione che è ancora oggi una via difficile. Cambiare mentalità non è facile, meglio rimanere nel vecchio. Chiedo il dono della conversione al mondo della grazia per me e per la chiesa.
Preghiamo
Preghiamo Angelo e la sua famiglia
Di fronte alla domanda di Giovanni – attraverso i suoi discepoli – Gesù non risponde si o no. Dice di guardare quello che fa: guarisce, consola, risuscita….E’ Lui che il popolo aspettava da secoli. Eppure anche davanti a questi segni concreti i messianicità il popolo non lo riconosce e quindi non lo accoglie. Dice bene Don Sandro. la fatica di lasciare il vecchio, il certo per la novità. Chiediamo al Signore il coraggio di muoverci anche verso l’ignoto, pur di scoprire qualcosa di più sulla identità del Signore. Preghiamo per Clara che attende l’esito dell’istologico per un tumore al seno.
Gesù segna il passaggio tra vecchio e nuovo, è Lui l’uomo nuovo, il Signore che deve venire. Eppure, nonostante tutti i segni, non lo si riconosce quasi mai, neppure oggi. Si fa così fatica a lasciare le proprie arcaiche sicurezze. Vale per tutto e per tutti. Allora, mi vien da pensare, Gesù è per i coraggiosi!
Allora chiedo il coraggio del cuore e dell’anima per riconoscerti, Gesù e per sceglierti anche quando non vorrei perché ho paura del nuovo e dell’ignoto.
Mi unisco alle preghiere per Clara e per Angelo e i suoi.
Questo passaggio dalla legge alla grazia ,dal vecchio al nuovo è necessario , anche se saper integrare questi due aspetti non è facile..per trarre dal tesoro cose nuove e cose antiche .Signore aiutaci al di la dei segni che non ci lasci mancare ,a riconoscerti Mi unisco alla preghiera per Angelo e Clara e le loro famiglie ,ed anche alla preghiera di ieri di Elena per i figli ,un pò è il pensiero che ho per i miei nipoti .
Il vecchio è quando non riusciamo a vedere l’uomo nella sua umanità, così come non riuscivano a vedere le necessità dell’uomo perché, pota, era sabato e non si può aiutare uno che é in difficoltà -però il bue poverino si-. Anche noi, anche la chiesa-o una buona parte-, oggi fa cosi! Non può abbandonare la vecchia mentalità e seguire veramente il vangelo di Gesù Cristo, perché è difficile, rischioso…sembra che abbiamo paura che qualcuno o qualche apertura verso l’uomo per come è, potesse spodestarci, spodestare il trono del nostro giudizio su cosa è bene e male…ma che non è il giudizio di Dio per fortuna!
Signore illuminaci, facci vedere e udire bene il tuo grido di vittoria, l’annuncio della vita, dell’amore, della grazia che supera ogni pregiudizio e precomprensione!
Buona giornata a tutti!