vivo in un bosco

di | 30 Novembre 2021

Nella descrizione che fa di sé don Alessandro Dheò, dopo la questione della parola sacra, scrive così: vivo in una casa in un bosco, vicino ad un Eremo. Interessante come prima cosa: vicino ad un eremo. Perché è interessante? Perché si dice che è vicino quindi non sta nell’eremo. Deduzione che ne faccio è che don Alessandro non è un eremita. Tra l’altro in Italia il fenomeno degli eremiti sta aumentando, si parla di 300 eremiti dichiarati e poi altrettanti non dichiarati. Vicino dice prossimità, dice simpatia, dice interesse, ma il vicino non si identica con l’altro, non è l’altro. Don Alessandro non si identifica con gli eremiti, ma ne prova profonda vicinanza, forse avrà anche una regola…. Questa cosa mi piace e la tengo stretta. Io sento profonda simpatia e vicinanza per gli eremiti, ma non sono un eremita. Sento che è un esperienza spirituale profonda e che in parte mi appartiene, ma non sono colui che si è dato una regola di vita da eremita. Io rimango profondamente pastore, ma tengo stretta questa faccenda dell’eremita. Poi viene la parte dolente. Vivo in un bosco, in una casa, dice ancora don Alessandro. Anche don Roberto aveva la sua casa vicino al bosco. Beato te che hai un bosco, una casa. Questa per me è la parte dolente. Vivo al conventino, che dovrebbe essere la mia casa, ma che non lo è. Bazzico tutto il giorno per Rosciano che vorrei fosse la mia casa, vicina al bosco, anzi dentro un angolo di natura meravigliosa,  ma non è la mia casa! E poi faccio delle puntate settimanali a Berbenno. Io non ho braccia e cuore che possono abbracciare tutto: conventino, Rosciano e Berbenno e allora metto insieme le cose in questo modo. Rosciano, Berbenno, conventino. Vorrei una casa da abitare vicino al bosco, come don Alessandro Dheò, ma intanto mi adatto, vedo che si adatta anche il gatto faraone. A proposito di gatto faraone, scopro che don Alessandro Dheò ha un cane che si chiama Dulcinea. Chi vive vicino ad un eremo, in una casa nel bosco non può non avere un cane o un gatto dai nomi bellissimi come faraone o Dulcinea. Forse don Dheò ha trovato la sua stabilità. Io ancora vago. Questo mio vagabondare non è dovuto solo a me e alla mia incapacità di stabilità, anzi: io la vorrei la stabilità. Diciamo che le circostanze per il momento sono così. Tengo stretto un eremo vicino, forse un eremo nel cuore. Tengo stretta una casa nel bosco. Un giorno sono sicuro potrò abbracciare un eremo vicino e una casa nel bosco.

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