venerdì 26 luglio

di | 25 Luglio 2019

Gd 8-13                                                                                    8 Ugualmente, anche costoro, come sotto la spinta dei loro sogni, contaminano il proprio corpo, disprezzano il Signore e insultano gli esseri gloriosi. 9 L’arcangelo Michele quando, in contesa con il diavolo, disputava per il corpo di Mosè, non osò accusarlo con parole offensive, ma disse: Ti condanni il Signore! 10 Costoro invece bestemmiano tutto ciò che ignorano; tutto ciò che essi conoscono per mezzo dei sensi, come animali senza ragione, questo serve a loro rovina. 11 Guai a loro! Perché si sono incamminati per la strada di Caino e, per sete di lucro, si sono impegolati nei traviamenti di Balaàm e sono periti nella ribellione di Kore. 12 Sono la sozzura dei vostri banchetti sedendo insieme a mensa senza ritegno, pascendo se stessi; come nuvole senza pioggia portate via dai venti, o alberi di fine stagione senza frutto, due volte morti, sradicati; 13 come onde selvagge del mare, che schiumano le loro brutture; come astri erranti, ai quali è riservata la caligine della tenebra in eterno.

Commento

Ci sono ancora una serie di esempi per dimostrare come i credenti rischiano sempre di fare cose malvagie. Qui gli esempi non sono presi dalla sacra scrittura, ma da una letteratura esterna alla bibbia. Il testo è apocalittico, cioè descrive le ultime cose, gli ultimi avvenimenti. Purtroppo un certo modo di pensare e di fare catechesi ci ha lasciato questa immagine di un Dio che castiga l’empio e che non usa misericordia. per chi ragiona così questa lettera è come la base di questo discorso sul castigo. Certo siamo di fronte ad una interpretazione univoca che non tiene conto di tutto il testo, ma che usa il testo per spiegare come esiste il castigo di Dio. È come se io volessi dimostrare questa tesi e trovo in queste parole il supporto alla mia tesi. Nella interpretazione biblica non si procede per tesi da dimostrare. Invece si deve  provare a scrutare il testo per vedere che cosa sta dicendo.  Non sto a descrivere e spiegare tutti gli esempi, mi interessa invece un’altra cosa. Una cosa è certa, Giuda ci vuole mettere in guardia da una cosa: ci troviamo davanti a persone che contestano il mistero di Gesù Uomo e Dio, e quindi il mistero del suo corpo. Mi sto dunque chiedendo se ci troviamo di fronte a coloro che per un falso spiritualismo contestano e negano l’incarnazione del Verbo rendendo la fede un puro atto spirituale, senza più un legame con la terra e l’uomo. Credo che questo pericolo è ancora oggi molto presente: una fede senza corpo che non incide sulla vita quotidiana e allora le dure parole di Giuda sono un monito anche per tutti noi.

Preghiamo

Preghiamo per Anna

3 pensieri su “venerdì 26 luglio

  1. Elena

    Unisco la mia preghiera alla vostra ricordando al Signore Anna, le persone che portano questo nome e gli anziani

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  2. sr Alida

    Donaci Signore una fede forte che tocchi il nostro vivere ,mi unisco alla preghiera per chi porta il nome di Anna .

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