venerdì 16 settembre

di | 15 Settembre 2016

home2 Siracide 18,1-14

 Colui che vive in eterno ha creato l’intero universo.
2Il Signore soltanto è riconosciuto giusto
e non c’è altri al di fuori di lui.
3Egli regge il mondo con il palmo della mano
e tutto obbedisce alla sua volontà;
con il suo potere egli è il re di tutte le cose
e in esse distingue il sacro dal profano.
4A nessuno è possibile svelare le sue opere
e chi può esplorare le sue grandezze?
5La potenza della sua maestà chi potrà misurarla?
Chi riuscirà a narrare le sue misericordie?
6Non c’è nulla da togliere e nulla da aggiungere,
non è possibile scoprire le meraviglie del Signore.
7Quando l’uomo ha finito, allora comincia,
quando si ferma, allora rimane perplesso.

8Che cos’è l’uomo? A che cosa può servire?
Qual è il suo bene e qual è il suo male?
9Quanto al numero dei giorni dell’uomo, cento anni sono già molti,
ma il sonno eterno di ognuno è imprevedibile a tutti.
10Come una goccia d’acqua nel mare e un granello di sabbia,
così questi pochi anni in un giorno dell’eternità.
11Per questo il Signore è paziente verso di loro
ed effonde su di loro la sua misericordia.
12Vede e sa che la loro sorte è penosa,
perciò abbonda nel perdono.
13La misericordia dell’uomo riguarda il suo prossimo,
la misericordia del Signore ogni essere vivente.
Egli rimprovera, corregge, ammaestra
e guida come un pastore il suo gregge.
14Ha pietà di chi si lascia istruire
e di quanti sono zelanti per le sue decisioni

Commento

Il testo passa in rassegna tre momenti della storia del creato e dell’uomo sottolineando per ciascuno della brevi, ma fondamentali note. Dio crea perché è giusto e la giustizia di Dio si manifesta nella sua misericordia che guida come pastore il suo popolo. Il vangelo dirà che Gesù è il buon pastore che dona la sua vita per le pecore, è il pastore che cerca la pecora smarrita e che fa festa quando la ritrova. Questa è la grandezza e la forza di Dio! L’uomo per contrasto alla eternità e alla grandezza di Dio, conosce una vita breve e incerta, segnata dalla fragilità e della speranza. Ecco il secondo argomento di oggi. Questa fragilità è parte integrante della vita di ogni uomo e tutti in qualche modo dobbiamo imparare a confrontarci con essa. Il culmine di questo discorso sono queste parole: “Vede e sa che la loro sorte è penosa, perciò abbonda nel perdono”. In questo confronto tra la precarietà dell’uomo e l’eternità di Dio il saggio giunge a dire che Dio agisce con pietà e misericordia per salvare l’uomo dalla sua precarietà. Credo che la cosa interessante che vorrei mettere in evidenza in questo brano è che la misericordia è il punto di incontro tra l’umano e il divino e in questa pietà vi è la salvezza dell’uomo. Pensate se questa semplice parola, misericordia e pietà fosse il punto di incontro di tutti gli uomini! Dio ha fatto così con noi e noi siamo chiamati a fare altrettanto con l’umanità.

Preghiamo

Preghiamo per tutti coloro che non hanno lavoro

4 pensieri su “venerdì 16 settembre

  1. sr Rita

    “Ha pietà di chi si lascia istruire e di quanti sono zelanti per le sue decisioni”. Don Sandro ha già fatto un commento bellissimo e lo ringrazio. io sottolineo solo l’ultima frase che mi richiama il senso della formazione permanente di ogni persona: la DOCIBILITAS, vale a dire la capacità di lasciarsi istruire, educare, formare da quello che si incontra, che si vive, che ci viene dato. E Dio è la fonte di questa sapienza che ci viene trasmessa strada facendo.
    Prego per i formatori, gli educatori e i formandi. Ciascuno di noi sia in cammino di maturazione e crescita alla scuola della vita, di cui Dio è il Signore.

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  2. Elena

    Continua l’elogio alla grande misericordia e all’assoluta grandezza di.Dio. Il saggio riconosce la precarietà del proprio vivere e, in ultimo, si affida al suo creatore. In Dio trova risposta e anche le non risposte, poiché troppo grande è il.Creatore per ogni vivente. Penso alla scarsa umiltà dei esseri umani. Al nostro continuo sentirci e volerci Dio, dei…. al nostro continuo varcare confini che non ci appartengono…
    Ci sono cose di Dio e cose di noi uomini. Ma a volte è proprio difficile stare nel nostro….
    Condivido le comuni intenzioni di preghiera.

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  3. sr.Alida

    Colui che vive in eterno ,ha creato l’intero universo.
    Nelle righe che seguono mi sembra ci siano parecchie qualità di Dio …Eterno ,Creatore ,Potente ,Sapiente Meraviglioso,Pastore ,Giusto…….La Sua misericordia é punto di incontro tra l’umano e il divino, che bella questa espressione di don Sandro . Cos’è l’uomo? una goccia e granello di sabbia…,ma ci tiene con il palmo della Sua mano,la Sua salvezza e misericordia è per tutti …E allora come non dipendere e affidarci a Lui ? Rimprovera e corregge ,ma anche ammaestra e guida …Ci doni sempre nella nostra fragilità e precarietà ,la fiamma della speranza e della salvezza. Prego per chi non ha lavoro e mi unisco alle intenzioni comuni .

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  4. sr Rita

    Aggiungo un grazie alle fedelissime donne che scrivono ogni giorno…( di tanto in tanto ci scappa anche un uomo!!!) Ma sarebbe bello sentire anche qualche altra voce delle molte che leggono la parola ogni giorno. Una ricchezza maggiore fa bene a chi la riceve e a chi la dona. Due minuti spesi per Dio e per i fratelli valgono oro…..Grazie

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