sul palcoscenico

di | 1 Giugno 2023

riprendo il tema della volontà soprattutto la mia e quella di Dio. Posso immaginarla così, E’ il modo che mi hanno insegnato, è il modo con cui mi hanno raccontato di questa volontà di Dio. e che oggi non accetto più. In questo caso la volontà di Dio è come un copione di teatro già predisposto e scritto ed io ne divento il semplice esecutore formale. A parte che è già difficile capire lo spartito, ma anche nel momento in cui ho compreso bene il testo io non voglio essere il semplice esecutore di uno scritto che non so bene perché mi ritrovo tra le mani. Forse è meglio pensare ad uno spartito musicale dove una volta consegnato, noi possiamo scrivere e suonare delle variazioni. Dio non crea un set cinematografico, uno spartito, un testo, ed io semplicemente salgo sul palco e recito e canto quanto è predisposto. Ho l’impressione che in questo caso la nostra non è un teatro, ma una sceneggiata dove tutto appare finto, tranne il copione consegnato da Dio. Penso alla storia sacra, ai tanti sì dei personaggi biblici. Se è solo questione di un copione da ripetere questi sì sono tutti falsi, sono finti. Pensate al si di Pietro o di Giacomo o di Giovanni o di qualsiasi discepolo: se è solo questione di recitazione o di ripetizione del copione dato da Dio, possiamo dire che si tratta di un sì finto. Questa non è fare la volontà di Dio, è solo recita. Ma poi tutto diventerebbe noioso, perché questa volontà di Dio non metterebbe mai in gioco la libertà di ciascuno. È come di un figlio che recita solo il copione preparato da mamma e papà.  Che noia e che tristezza. Forse possiamo dire così, la storia degli uomini è già scritta nel cuore di Dio, ma Lui non la consegna a noi solo per recitarla. A noi affida un compito che è anche una responsabilità, quella di scoprire questa storia mentre la viviamo. è un processo di scoperta di ciò che era stato già deciso e non può essere che così. Noi non viviamo di destino, di volontà di Dio, di predestinazione, noi viviamo invece in una storia e Dio vuole dipanare con noi, anzi lascia dipanare a noi il copione che ci ha consegnato. Anzi ci lascia la libertà di fare variazioni sul tema. Il problema è che tante volte le variazioni vanno verso il male, altre volte vanno verso il bene. Interessante è comprendere come orientare le nostre variazioni al tema verso il bene, potremmo dire come non stonare nell’esecuzione.

Un pensiero su “sul palcoscenico

  1. Giorgio Gervasoni

    A me pare che si possa dire che l’unica volontà di Dio di cui possiamo essere certi è che lui vuole che ci amiamo: ” Questo è il più grande dei comandamenti…”. Poi se, quando e come vivere e attuare nella nostra vita di ogni giorno questo comandamento, solo noi possiamo deciderlo con la nostra libertà e intelligenza (oggi poi si parla tanto di discernimento).

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