venerdì 2 giugno

di | 1 Giugno 2023

Matteo 6,7-18

Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. 8Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
10venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
11Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
14Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; 15ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe. E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 17Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, 18perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

Commento

Anche qui ci sono una serie di attualizzazioni e esempi concreti di che cosa vuol dire vivere la pagina evangelica delle beatitudini e di cosa è la giustizia superiore che viene proclamata con l’annuncio del regno di Dio. Gli esempi riguardano ancora la preghiera con l’aggiunta della questione del perdono e del digiuno. Mi soffermo sulla preghiera del padre nostro. Essa è il cuore della preghiera cristiana, ma è anche il cuore del discorso della montagna. Qualcuno afferma che è la sintesi di tutto il vangelo. La prima parola che Gesù pronuncia in questa preghiera è Padre, abbà. Pronunciare questa parola è come una rivoluzione. Di fatto non si poteva nominare il nome di Dio. Gesù dichiara che Gesù è padre, da un nome a Dio ed è un nome che dichiara la profonda intimità della vita di Dio con la vita dell’uomo. Dio rimane il totalmente altro, ma dichiarando che è Padre si viene a dire che Lui, il Dio Signore, si abbassa sull’uomo, abbraccia l’uomo. Se la prima parte del padre nostro è la dichiarazione di chi è Dio, la seconda parte riguarda la vita quotidiana. È un esortazione a cercare il pane quotidiano per tutti, chiede il perdono per tutti gli uomini e invoca Dio Padre perché ci preservi dal male. Per tutti questi motivi noi dobbiamo imparare a pregare con le parole del padre nostro.

Preghiamo

Preghiamo per la nostra repubblica

Un pensiero su “venerdì 2 giugno

  1. srAlida

    Padre parola di profonda intimità dei figli con il Padre fa o Signore che riconosciamo quale dono ci fai.. Preghiamo per la nostra republica.

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