In margine ai discorsi di ieri circa l’agro e il lasciare. Cerco la stella polare. La stella polare è la stella più luminosa della costellazione del orsa minore ed è anche la stella più luminosa sopra il polo nord, motivo per cui è anche conosciuta come stella polare o stella del nord. È così un ottimo punto di riferimento per la navigazione nell’emisfero nord della terra. Pensando alla stella polare come punto di riferimento ne è venuta fuori sta roba qui, quasi un canto, una poesia, una preghiera alla stella polare, Forse a quel Dio che è stella polare per la mia vita? stella polare, sono sincero: non ti scrivo e non ti penso tutti i giorni. E tu non rimproverami per questo. Le vicende di questi ultimi periodi mi hanno riempito la testa di mille cose, e poi sia che non sono più all’Agro. E questo mi fa perdere un po’ l’orientamento. Vivo e sono e provo a fare come posso, al meglio alcuni giorni, così così altri giorni. Il silenzio mi ripete che tutto è andato, tutto è finito. Ma quando viene la notte la tua luce notturna, stella polare, si infila come una lama argentata, sempre in quella direzione, all’agro. So che il mio Il futuro è una strada stretta e io vorrei passarci senza farmi troppo del male. E le cose in questa strada stretta a volte vanno bene, altre volte non tornano mai i conti, sono sempre in debito con la vita.. Eppure io ti inseguo stella polare, Dio della mia vita. sai che ci penso e credo che le cose stanno cambiando, oppure no rimangono le stesse. Ho capito che di questi tempi ci vuole più coraggio che prudenza. Ho capito che devo camminare spedito, tenendoti sempre di mira, sopra la testa la stella polare. Mi basterebbe una parola, perdono, e allora ti vedrei risplendere la notte nel cielo, non con nostalgia, ma con un sobbalzo di gioia. Eppure sta parola perdono non arriva al cuore. L’ho insegnata a tanti, lo proclamata dai pulpiti delle chiese. Ma il mio cuore non è come quello delle persone semplici che sanno perdonarsi. E si consuma il tempo e si consumano gli occhi cercando il tuo raggio luminoso, stella polare. Qui da noi succedono un sacco di cose, qui la vita si intreccia in mille storie, qui è passato il covid e io in quei giorni incasinati ti cercavo nel cielo, ma quel cielo era sempre nuvoloso. C’è tanto da imparare, tanto da vivere, tanto da cercare e io ti cerco, stella polare, Dio della mia vita. qualcosa sto imparando, come la gente semplice che si abbraccia ancora, che si sorride ancora. sto imparando che serve più speranza che progetti, sto imparando che serve più amore che impegno. So che tutto questo verrà, ma oggi stella polare donaci una goccia di amore e di speranza, ne abbiamo bisogno.
Un canto che mi sta a cuore: “Tu sei” la prima stella del mattino…ecco cosa ho pensato nel leggere questa nuova meditazione caro Don Alessandro che apre nuovi spiragli come il cielo chiaro dopo la paura. L’augurio per me, per te e per il mondo è che si torni a volere la pace, dentro e fuori, la pace che viene dall’Alto come tutte le cose buone della nostra vita: certo bisogna cercarle e volerle, perché non piovono mai giù dal cielo. Basterebbe anche solo a quante volte compare o la si invoca in una celebrazione Eucaristica: è augurio di e per la vita!!
Signore una cosa è certa: tu non smetti di esistere quando noi non ti riconosciamo.
Amore, coraggio, speranza….ne abbiamo davvero tanto bisogno!