Matteo 15,1-9
In quel tempo alcuni farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemme, si avvicinarono a Gesù e gli dissero: “Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Infatti quando prendono cibo non si lavano le mani!”. 3Ed egli rispose loro: “E voi, perché trasgredite il comandamento di Dio in nome della vostra tradizione? Dio ha detto: Onora il padre e la madre e inoltre: Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte. 5Voi invece dite: “Chiunque dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è un’offerta a Dio, 6non è più tenuto a onorare suo padre”. Così avete annullato la parola di Dio con la vostra tradizione. 7Ipocriti! Bene ha profetato di voi Isaia, dicendo:
Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
9 Invano essi mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini “.
Commento
Il messia si presenta come colui che supera la legge antica, quando questa diventa solo un onorare con le labbra ma il cuore è lontano dal Signore. È su questa questione che nasce e si prolunga fino alla fine, fino alla croce la disputa di Gesù con i farisei. Il nome fariseo, oltre ad indicare una categoria sociale tra le più importanti in Israele, vuol dire colui che è separato da ogni cosa o persona che si presenta non conforme alla legge e di conseguenza è impuro e va tenuto lontano. Il rispetto della legge per un fariseo è più importante della persona. Qui Gesù fa l’esempio del comandamento onora il padre e la madre. Per noi tale comandamento significa il rispetto per loro. Nella legge farisaica dichiarando che è offerta sacra diventa intoccabile e di conseguenza non è importante aiutare padre e madre, ma è importante la legge della purità. Un modo elegante, ma falso per non interessarsi dei genitori. Oggi come ieri dobbiamo stare attenti a questi comportamenti che attraverso la regola impediscono di aiutare chi è povero, chi è malato, chi è debole.
Preghiamo
Preghiamo per i nostri genitori
Quante ipocrisie costellano i nostri riti, le nostre credenze, la nostra stessa religione. Sono le nostre interpretazioni, il nostro bisogno di esercitare un potere, una qualche superiorità sugli altri. Ogni storia e ogni cultura ha le proprie ipocrisie, ma noi abbiamo un vangelo, una parola di Gesù che è chiara, pulita, diretta, sincera verso tutti i credenti. Eppure….le nostre meschinità operano in vece della parola del Signore e allontanano, separano , discriminano. Questo è molto triste. Forse abbiamo bisogno di meno parole nostre e di più ascolto di Dio, del suo vangelo e degli altri. Per i nostri genitori la preghiera odierna.
Aiutami, aiutaci a tenere il nostro cuore vicino al tuo.. Ad avere cura e cuore per la persona e non per la legge.. Per tutti i genitori preghiamo.