sabato 3 febbraio

di | 2 Febbraio 2024

Ez 20,1-26

1 Il settimo anno, il decimo giorno del quinto mese, alcuni anziani d’Israele vennero a consultare il SIGNORE e si sedettero davanti a me. 2 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: 3 «Figlio d’uomo, parla agli anziani d’Israele e di’ loro: Così parla il Signore, DIO: “Siete venuti per consultarmi? Com’è vero che io vivo, io non mi lascerò consultare da voi”, dice il Signore, DIO. 4 “Giudicali tu, figlio d’uomo, giudicali tu! Fa’ loro conoscere le abominazioni dei loro padri”. 5 Di’ loro: Così parla il Signore, DIO: “Il giorno che io scelsi Israele e alzai la mano, per fare un giuramento alla discendenza della casa di Giacobbe, e mi feci loro conoscere nel paese d’Egitto, e alzai la mano per loro, dicendo: ‘Io sono il SIGNORE, il vostro Dio’. Quel giorno alzai la mano, 6 giurando che li avrei fatti uscire dal paese d’Egitto per introdurli in un paese che io avevo cercato per loro, paese dove scorrono il latte e il miele, il più splendido di tutti i paesi. 7 Dissi loro: ‘Gettate via, ognuno di voi, le abominazioni che attirano i vostri sguardi e non vi contaminate con gli idoli d’Egitto; io sono il SIGNORE, il vostro Dio!’ 8 Ma essi si ribellarono a me e non vollero darmi ascolto; nessuno di essi gettò via le abominazioni che attiravano il suo sguardo e non abbandonò gli idoli d’Egitto; allora parlai di voler riversare su di loro il mio furore e sfogare su di loro la mia ira in mezzo al paese d’Egitto. 9 Tuttavia io agii per amor del mio nome, perché non fosse profanato agli occhi delle nazioni in mezzo alle quali essi si trovavano, in presenza delle quali io mi ero fatto loro conoscere, allo scopo di farli uscire dal paese d’Egitto. 10 Così li condussi fuori dal paese d’Egitto e li guidai nel deserto. 11 Diedi loro le mie leggi e feci loro conoscere i miei precetti, per i quali l’uomo che li metterà in pratica vivrà. 12 A loro diedi anche i miei sabati perché servissero di segno tra me e loro, perché conoscessero che io sono il SIGNORE che li santifico. 13 Ma la casa d’Israele si ribellò contro di me nel deserto; non camminarono secondo le mie leggi e rigettarono i miei precetti, per i quali l’uomo che li metterà in pratica vivrà; profanarono gravemente i miei sabati; perciò io parlai di riversare su di loro il mio furore nel deserto, per distruggerli. 14 Io agii tuttavia per amor del mio nome, perché non fosse profanato agli occhi delle nazioni, in presenza delle quali io li avevo condotti fuori dall’Egitto. 15 Alzai perfino la mano nel deserto, giurando loro che non li avrei fatti entrare nel paese che avevo loro dato, paese dove scorrono il latte e il miele, il più splendido di tutti i paesi, 16 perché avevano rigettato i miei precetti, non avevano camminato secondo le mie leggi e avevano profanato i miei sabati, poiché il loro cuore andava dietro ai loro idoli. 17 Ma l’occhio mio li guardò con misericordia e non li distrussi, non li sterminai del tutto nel deserto, 18 ma dissi ai loro figli nel deserto: ‘Non camminate secondo i precetti dei vostri padri, non osservate le loro prescrizioni, non vi contaminate mediante i loro idoli! 19 Io sono il SIGNORE, il vostro Dio; camminate secondo le mie leggi, osservate i miei precetti e metteteli in pratica; 20 santificate i miei sabati e siano essi un segno fra me e voi, dal quale si conosca che io sono il SIGNORE, il vostro Dio’. 21 Ma i figli si ribellarono a me, non camminarono secondo le mie leggi e non osservarono i miei precetti per metterli in pratica (le leggi per le quali l’uomo che le mette in pratica vivrà). Profanarono i miei sabati e perciò parlai di riversare su di loro il mio furore e di sfogare su di loro la mia ira nel deserto. 22 Tuttavia ritirai la mia mano e agii per amor del mio nome, perché non fosse profanato agli occhi delle nazioni, in presenza delle quali li avevo condotti fuori dall’Egitto. 23 Ma alzai pure la mano nel deserto, giurando loro che li avrei dispersi fra le nazioni e li avrei disseminati per tutti i paesi, 24 perché non mettevano in pratica i miei precetti, rigettavano le mie leggi, profanavano i miei sabati e i loro occhi andavano dietro agli idoli dei loro padri. 25 Diedi loro perfino delle leggi non buone e dei precetti per i quali non potevano vivere. 26 Li contaminai con i loro doni, quando facevano passare per il fuoco ogni primogenito, per ridurli alla desolazione affinché conoscessero che io sono il SIGNORE”.

Commento

Come abbiamo visto i testi che leggiamo sono molto lunghi e quindi a volte è difficile fare una sintesi efficace in poche righe come faccio io. In ogni caso il testo di oggi parte dal fatto che gli anziani del popolo in esilio vanno dal profeta Ezechiele per consultarlo circa una proposta. Tale proposta la si capirà solo alla fine del capitolo. Per comprendere la risposta di Ezechiele noi la anticipiamo: gli anziani del popolo chiedono al profeta se è il caso di costruire un luogo di culto nella terra d’esilio per ricordare la città di Gerusalemme. Ezechiele risponde con un lungo discorso che parte dal tempo del deserto e arriva fino alla montagna di Dio dove era costruita la città di Gerusalemme. Il profeta proibisce di costruire un luogo di culto per due motivi. Il primo è che l’unico monte, l’unico luogo di culto, è il monte di Dio dove era costruita la città di Gerusalemme. Il secondo motivo è legato al fatto che alla fine ogni luogo di culto diventa luogo di idolatria e non di culto al vero Dio. Quindi meglio non pensare ad altri templi. Gesù dirà che non si adora su un monte o su un altro, ma in spirito e verità.

Preghiamo

Preghiamo per tutti i profughi

2 pensieri su “sabato 3 febbraio

  1. sr Alida

    Certo avere luoghi di preghiera, di incontro con Dio e poi profanare e poi ogni poco si spostavano questi popoli… Adorare Dio in spirito e verità.. Signore crea in me uno spazio ampio di incontro con Te… Per tutti i profughi preghiamo.

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  2. Elena

    Anche io penso che sì, un luogo di culto può essere un buon modo perché le comunità di credenti si incontrino per pregare, ma non è il luogo o il tempio che mi fa incontrare il Signore!
    Dio lo incontriamo in ogni dove, e soprattutto nel nostro cuore , nel più profondo spazio del nostro essere, là dove incontriamo anche spirito e verità. Basta solo aprire il nostro cuore ed i nostri occhi, per vederlo, riconoscerlo ed ascoltarlo.
    Prego con voi per i profughi.

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