Lc. 21,25-28
25 Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, 26 mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. 27 Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con potenza e gloria grande. 28 Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».
Commento
Si possono temere tutti gli sconvolgimenti del mondo. Ne abbiamo avuto la riprova in questi tempi. Quante cose sono successe. Cose che ci fanno paura. Se ci pensiamo, non è stato solo la pandemia. Anche se è sicuramente stata la più terribile delle cose successe. Ci sono anche un’infinità di situazioni nel mondo che ci mettono paura. Credo che sia cosa legittimo provare paura. Ma Gesù di fronte al disastro di Gerusalemme invita ad alzare lo sguardo e a cercare la vera liberazione. La nostra vita di credenti ha come fine ultimo quello della comunione con Gesù, dello stare con Lui per sempre, perché Lui con la sua morte e resurrezione ha vinto ogni morte e ogni nostra paura. Il brano di oggi, che prosegue nella descrizione della fine di Gerusalemme, è un invito molto forte a cercare nel Signore il fine ultimo della nostra vita. Le difficoltà della lotta contro il male non sono motivo di scoraggiamento, ma di speranza: infatti stiamo seguendo il suo cammino di croce e di gloria, e grazie a questo cammino di croce e di gloria noi siamo salvati dalle nostre paure.
Preghiamo
Preghiamo per questo mondo.
Al principio e alla fine di tutto c’è Lui. Qualunque cosa accada, Lui è sempre con noi, invisibile presenza nutrita di fede e di speranza, di appartenenza e di umiltà. Una preghiera accompagni tutti coloro che oggi e domani saeanno occupati con la cooperativa nella raccolta e distribuzione delle mele. Un piccolo aiuto , tante amicizie con il pensiero rivolto a chi nella vita è in difficoltà!