Sabato 23 aprile

di | 22 Aprile 2016

home2Marco 8,11-13                                                                                       

11 Vennero i farisei e si misero a discutere con lui, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova. 12 Ma egli sospirò profondamente e disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno». 13 Li lasciò, risalì sulla barca e partì per l’altra riva.

Commento

Il testo è molto breve, ma credo denso di significato. Si parla di segni. In generale noi pensiamo ai segni come ha qualcosa che ci può aiutare a credere. In realtà i segni non sono fatti per credere, essi infatti dicono il nostro modo di credere. Se usiamo dei segni noi possiamo arrivare alla fede e da quali segni scegliamo per credere noi diciamo e viviamo la nostra fede. I farisei chiedono una prova per credere e Gesù sospira profondamente quasi in un moto di impazienza. In realtà sospira guardando il cielo quasi a dire che il  segno viene dal cielo e quel segno è la parola discesa dal cielo e fatta carne. E’ solo accogliendo nella persona di Gesù la Parola di Dio che si può entrare nei segni della fede. Tutto sta nel dono della Parola ascoltata e proclamata. Gesù parla anche di una generazione? Ma di quale “generazione” si tratta? La generazione credente è quella dei figli di Dio. I piccoli e poveri figli di Dio. Piccoli e poveri secondo la Parola che in Gesù piccolo e povero hanno ricevuto e accolto. Il nostro essere anche oggi intorno a questa parola potendo ascoltarla e comunicarla tra noi e a tutti, questo è il dono e il segno vero della nostra fede.

Preghiamo

Ieri mi è sfuggita la giornata mondiale della terra. Lo ricordiamo oggi.

2 pensieri su “Sabato 23 aprile

  1. sr Rita

    So che domani Don Sandro inizia gli esercizi alle mie consorelle in Villa Plinia. Con un poco di invidia auguro buon lavoro. Accompagno con la preghiera. Oggi da noi è anche la giornata nazionale del pianto, oltre che della terra. In Brasile ogni giorno è dedicato a qualcosa o qualcuno. Penso a quanto pianto c’è nelle famiglie, nel mondo e chiedo a Dio di restituire il sorriso e la speranza.

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  2. Elena

    Parlo con voi di terra, di pianto, di segni…. tutte esperienze di vita condivise… Chiedo una preghiera di sostegno ai figli di Giulio, tanto ammalato e stanco. Prego con voi per i pianti che solcano le guance di molti, io non riesco a farlo e forse mi farebbe bene. Sorrido,guardo e ascolto i segni della presenza molto misteriosa di Dio e non riesco a piangere perché non è ancora il tempo per farlo. Chiedo la forza di essere forte per chi non lo è in questo tempo e ripeto incessantemente “sia fatta la tua volontà, e sii misericordioso, Signore della vita”.
    Elena

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