sabato 17 febbraio

di | 16 Febbraio 2024

Ez. 27

1 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini:
2 «Tu, figlio d’uomo,
pronuncia una lamentazione su Tiro
3 e di’ a Tiro che sta agli approdi del mare,
che porta le mercanzie dei popoli a molte isole:
Così parla il Signore, DIO:
“O Tiro, tu dici: ‘Io sono di una perfetta bellezza’.
4 Il tuo dominio è nel cuore dei mari;
i tuoi costruttori ti hanno fatto di una bellezza perfetta;
5 hanno costruito di cipresso di Senir tutte le tue pareti;
hanno preso cedri del Libano per fare l’alberatura delle tue navi;
6 hanno fatto i tuoi remi di querce di Basan;
hanno fatto i ponti del tuo naviglio d’avorio incastonato in larice,
portato dalle isole di Chittim.
7 Il lino fino d’Egitto, lavorato a ricami,
è servito per le tue vele e per le tue bandiere;
la porpora e lo scarlatto delle isole d’Elisa
formano i tuoi padiglioni.
8 Gli abitanti di Sidone e di Arvad sono i tuoi rematori;
i tuoi esperti, o Tiro, sono in mezzo a te; sono essi i tuoi piloti.
9 Tu hai in mezzo a te gli anziani di Ghebel e i suoi esperti
a riparare le tue falle;
in te sono tutte le navi del mare con i loro marinai,
per far lo scambio delle tue mercanzie.
10 Persiani, Lidi, Libi servono nel tuo esercito;
sono uomini di guerra
che sospendono in mezzo a te lo scudo e l’elmo;
sono il tuo splendore.
11 I figli di Arvad e il tuo esercito difendono tutto intorno le tue mura;
uomini prodi stanno nelle tue torri;
essi sospendono i loro scudi tutto intorno alle tue mura;
essi rendono perfetta la tua bellezza.
12 Tarsis commercia con te,
a causa di tutte le ricchezze che possiedi in abbondanza;
fornisce i tuoi mercanti
d’argento, di ferro, di stagno e di piombo.
13 Iavan, Tubal e Mesec commerciano anch’essi con te;
danno schiavi e utensili di bronzo
in cambio delle tue mercanzie.
14 Quelli della casa di Togarma
pagano le tue mercanzie con cavalli da tiro, con cavalli da corsa e con muli.
15 I figli di Dedan commerciano con te;
il commercio di molte isole passa per le tue mani;
ti pagano con denti d’avorio e con ebano.
16 La Siria commercia con te,
per la moltitudine dei tuoi prodotti;
paga i tuoi prodotti
con carbonchi, porpora, stoffe ricamate,
bisso, corallo, rubini.
17 Giuda e il paese d’Israele anch’essi commerciano con te,
ti danno in cambio
grano di Minnit,
pasticcerie, miele, olio e balsamo.
18 Damasco commercia con te,
scambiando i tuoi numerosi prodotti
con abbondanza di ogni specie di beni,
con vino di Chelbon e con lana candida.
19 Vedan e Iavan di Uzzal
riforniscono i tuoi mercati:
ferro lavorato, cassia, canna aromatica,
sono fra i prodotti di scambio.
20 Dedan commercia con te
in coperte da cavalcatura.
21 L’Arabia e tutti i prìncipi di Chedar fanno commercio con te,
trafficando con te agnelli, montoni, capri.
22 I mercanti di Seba e di Raama anch’essi commerciano con te;
provvedono i tuoi mercati
di tutti i migliori aromi,
di ogni tipo di pietre preziose e d’oro.
23 Aran, Canné e Eden,
i mercanti di Seba, d’Assiria, di Chilmad,
commerciano con te;
24 trafficano con te oggetti di lusso,
mantelli di porpora, ricami,
casse di stoffe preziose
legate con corde e fatte di cedro.
25 Le navi di Tarsis sono la tua flotta per il tuo commercio.
Così ti sei riempita, ti sei grandemente arricchita
nel cuore dei mari.

26 I tuoi rematori ti hanno portata nelle grandi acque;
il vento d’oriente s’infrange nel cuore dei mari.
27 Le tue ricchezze, i tuoi mercati, la tua mercanzia,
i tuoi marinai, i tuoi piloti,
i tuoi riparatori,
i tuoi negozianti,
tutta la tua gente di guerra che è in te
e tutta la moltitudine che è in mezzo a te
cadranno nel cuore dei mari,
il giorno della tua rovina.
28 Alle grida dei tuoi piloti,
le spiagge tremeranno;
29 tutti quelli che maneggiano il remo,
i marinai e tutti i piloti del mare scenderanno dalle loro navi
e si terranno sulla terra ferma.
30 Faranno sentire la loro voce su di te;
grideranno amaramente,
si getteranno la polvere sul capo,
si rotoleranno nella cenere.
31 A causa di te si raderanno il capo,
si vestiranno di sacchi;
per te piangeranno con amarezza d’animo,
con cordoglio amaro;
32 nella loro angoscia pronunceranno su di te un lamento,
si lamenteranno così riguardo a te:
‘Chi fu mai come Tiro,
come questa città, ora distrutta in mezzo al mare?’
33 Quando i tuoi prodotti uscivano dai mari,
tu saziavi molti popoli;
con l’abbondanza delle ricchezze e del tuo traffico,
arricchivi i re della terra.
34 Quando sei stata infranta dai mari,
nelle profondità delle acque,
la tua mercanzia e tutta la moltitudine
che era in mezzo a te sono cadute.
35 Tutti gli abitanti delle isole sono sbigottiti a causa di te;
i loro re sono presi da spavento,
il loro aspetto è sconvolto.
36 I mercanti in mezzo ai popoli fischiano su di te;
sei diventato uno spavento e non esisterai mai più!”».

Commento

In questo secondo capitolo abbiamo la descrizione della grandezza e della ricchezza della città di Tiro, tutta nata dentro questi grandi rapporti commerciali con le città vicine e lontane, che qui sono descritti in maniera puntuale. Le immagini che più mi ha colpito in questa lunga descrizione sono le seguenti: Così ti sei riempita, ti sei grandemente arricchita nel cuore dei mari. La ricchezza dei commerci ha riempito la città di Tiro, era la padrona dei mari. Questo dice quanto grande e quanto è insieme pericolosa questa idea della grandezza del commercio. Si dice che sono traffici di lusso, di ricchezza, di grandiosità. La seconda immagine è la seguente: i tuoi costruttori ti hanno fatto di una bellezza perfetta; questa ricchezza nata dai commerci sul mare ha permesso a Tiro di diventare una splendente città, una bellissima città. La ricchezza rende splendenti le città. Ma a tutto questo viene posto un limite, ecco la terza cosa che mi ha colpito: ‘Chi fu mai come Tiro, come questa città, ora distrutta in mezzo al mare? Sembra che la ricchezza portata da queste navi ad un certo punto ha fatto affondare le navi e la città; troppo pesante tutta questa ricchezza. Alla fine rimane una città che affonda nella sua ricchezza e nella sua bellezza nata dalla sua ricchezza. Ezechiele pone come un monito contro la grandiosa ricchezza.

Preghiamo

Preghiamo per la pace

2 pensieri su “sabato 17 febbraio

  1. Elena

    Bellezza e ricchezza insieme, splendore ed una posizione invidiabile. Troppa luce abbaglia! E l’invidia, il desiderio di altri trasforma tutto in un fardello troppo pesante per resistere agli attacchi. E poi…un cumulo di macerie. Devastazione, impoverimento e asservimento!
    Quanto fugaci e fragili sono pure ricchezza e bellezza!
    Preghiamo per la pace, della quale conosciamo il nome, ma difficilmente l’essenza.

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  2. sr Alida

    Ricchezza, commercio…. Sembra che queste cose prevalgono anche oggi, solo questo ha valore… Non so perché non si dà invece più valore alla vita di tutti, alla vita stessa, non c’è niente di più prezioso di Dio e della vita in Lui. Possibile che non avvertiamo in cuore che così non si vive, abbi pietà di me Signore, e di tutti noi. Sempre ti chiediamo pace.

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