responsabilità

di | 29 Marzo 2023

Mi concentro con Francesco sulle api, mentre altri stanno facendo tutte cose importanti. Tutti impegnati in questa piccola impresa che si direbbe a carattere famigliare. Le api in questi giorni non stanno poi così male, sono io che sono messo male. Nella mente e nel cuore mi girano due parole: libertà e responsabilità. Dopo una mattinata tranquilla, il pomeriggio diventa un massacro di libertà e di responsabilità. La sera cedo e decido che è meglio stare da solo a rimuginare su libertà  e responsabilità. Vuoi fare? sei libero. Vuoi fare? assumiti la tua responsabilità, quante volte ho detto queste due cose a tante persone, a tanti ragazzi. Sei libero di scegliere, ma assumiti la tua responsabilità. ora tocca a me e fa male dentro. Il dono è anche questa cosa: libertà e responsabilità. In economia e nella società vale l’etica della prestazione e forse abbiamo inteso la responsabilità come la grande capacità di vivere di prestazioni, di efficienza, di capacità di rendimento che rischiano di diventare sfruttamento.  Vi è come un obbligo più o meno cosciente di mostrare che ci siamo, che siamo bravi, che ce la facciamo. E io invece non ce la faccio. Io non sono autonomo, libero, responsabile, io non ho meriti da esibire, io non la libera scelta dentro di me. il dovere e l’obbedienza sono fortemente radicati in me. la libertà che vorrei giocare è quella del dono. La responsabilità che vorrei giocare è quella della reciprocità, dell’incontro. Ed invece tutto è confuso, tutto scade nel merito. Nella reciprocità di un incontro tutto può essere accolto. Se  invece tutto è misurato per merito, alla fine vince il forte. La responsabilità sul futuro è la responsabilità di un incontro, faccia a faccia con il volto dell’altro, degli altri. Ma questo richiede di assumere la responsabilità verso l’altro. Fatico, non tanto ad assumere io questa postura, forse dovrei smettere di assumere tutte le responsabilità verso l’altro; fatico invece a vedere attorno a me tale responsabilità del dono; attenzione gli amici che donano ci sono, sono le strutture che faticano a mettere in circolo la responsabilità dell’incontro di volti. E allora mi sono accorto che libertà e responsabilità si giocano in solitudine. Non sono solo, ma so che la mia libertà e la mia responsabilità di donare è solo mia, è un’avventura che mi gioco io.

Un pensiero su “responsabilità

  1. Stefano

    Buongiorno.
    Dopo la lettura di questa meditazione, mi succede di collegarmi ad un versetto beatitudini “ Beati i poveri in spirito“, il vero dono fatto da chi non si sente ricco di aver donato, anzi rimane povero nella sua anima, senza aspettarsi nessuna riconoscenza. Si volge e va verso il dare un altro dono.

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