pregare con le erbacce

di | 2 Luglio 2021

Le chiamiamo erbacce, nel vangelo diventano zizzania. Sono la mia disperazione e la disperazione di chi coltiva un orto. Cosa faccio? Uso il diserbante? No perché siamo naturali. Le lascio crescere? Ma poi diventa tutto un caos di erbacce. Che fatica a toglierle! È vero si fa proprio fatica, ma sono da togliere. E poi ricrescono subito. E allora? Qualcuno è per soluzioni radicali: totale estirpazione, qualcuno è più blando, un poco alla volta. Io con le erbacce sono lazzarone e allora dico un po’ alla volta. Sono nell’orto e mi soffermo a guardare le qualità delle erbacce. Non sono un botanico per cui uso un’applicazione del cell. per identificare i nomi.  Non li trascrivo perchè ho paura di fare brutta figura. Certo ce ne sono un infinità. Con le erbacce sono poco evangelico, infatti Gesù dice di lasciar crescere insieme buon grano e zizzania, poi quando sarà il momento della mietitura si passerà per la raccolta e li verranno separati buon grano e zizzania. Io non ragiono così tolgo, le erbacce punti e basta. Lo so che siamo dentro una metafora, ma anche una metafora parte da una realtà. Ripasso tra le erbacce e mi colpisce una cosa: la grande diversità: colori, forme, erbe di piccole dimensioni e anche di grandi dimensioni. Una varietà infinità. Amo le diversità, l’armonia che nasce dalla diversità, non dalle omologazioni. Le erbacce mi fanno pensare che le diversità sono necessarie. Care erbacce aiutatemi a credere in un mondo bello perché diverso, bello perché fatto di colori, forme, storie diverse. Aiutatemi a non anteporre mai gli interessi prima di qualcuno, prima gli italiani per esempio. Care erbacce, vi prego fate in modo che io abbia a credere nel bene di tutti, nel bene di chi è diverso da me. Cammino tra le erbacce, sono sicuro che continuerò a toglierle per fare pulizia nel mio orto. Forse nel mio cuore siete le peggiori erbacce che stanno dentro nel mio orto. A questo punto mi fermo un attimo in questa operazione di pulizia e prego così. Vi chiedo scusa erbacce anche a nome di tutte le pulizie etniche fatte nel mondo in nome di una razza migliore o superiore di un’altra inferiore, di un’altra peggiore. A proposito dei peggiori. Branduardi ha scritto una laude a Francesco: l’infinitamente piccolo. Quando i frati vennero a casa sua per chiedere di comporre tale laude, Branduardi chiese perché proprio io? I frati risposero perché Dio sceglie i peggiori. E Branduardi si convinse a scrisse il capolavoro, laude a Francesco. Forse le erbacce sono le peggiori erbe del mio orto, quindi se peggiori sono scelte da Dio. Ci vuole un po’ di rispetto per queste erbacce. Magari le toglierò ancora, ma vorrei non chiamarle più erbacce, forse potrebbe andar bene anche solo erbe diverse tra loro.

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