poche righe

di | 11 Luglio 2023
mountain

Sto mettendo insieme troppe cose che non sto a dire e alla fine chi ci rimette è la preghiera fatta stancamente e la riflessione che è fatta con un cervello appannato. Ho bisogno di sintetizzare, o meglio di chiudere con un po’ di cose, ma so anche che è un tempo in bilico così e quindi va affrontato con la dovuta pazienza. Quello che vorrei fare è cercare di non abbandonare del tutto una serie di riferimenti importanti per la mia vita. Come fare? Non lo so nemmeno io come posso fare; è come vivere un po’ alla giornata, ogni giorno inventarsi come gestire il tempo e le persone. So che è complicato, ma in questo tempo è proprio così. Posso dire che è sempre così, ma oggi è peggio ancora. È come andare in parete mentre arrampichi, avevi previsto tutto nella fase di studio della via di ascesa e poi ecco un imprevisto, e poi ancora uno e ancora uno e allora come prima cosa devi metterti bene in sicura e poi rimanere attaccato alla parete e poi cercare momento dopo momento delle piccole soluzioni. l’importante è rimanere attaccato alla parete e bene in sicura. Oggi il tempo è così bene attaccato alla parete e in sicura, e poi procedere momento dopo momento senza programmare troppo. Ho sotto gli occhi tutti i miei schemi, li guardo e mi dico, vediamo cosa succede e intanto rimaniamo attaccati alla parete della mia vita. finisco qui e vado a iniziare la giornata: mi sa che ci saranno dei momenti in cui dovrò andare non in sicura ma in libera, senza sicura, sperando di riuscire a superare l’ostacolo, perché in alcuni momenti la vita non offre punti di appoggio e moschettoni a cui attaccarsi, ma solo mani nude, come free solo su el capitan. A mani nude, che paura, ma partiamo e vediamo

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